I missili a Mach 5 (6.125 chilometri all'ora) sono classificati come "ipersonici". Eludono il rilevamento da parte del sistema di difesa aerea del nemico, diminuendo pesantemente la sua capacità di intercettare il missile.
Le armi ipersoniche sono il futuro e potrebbero drasticamente spostare l'equilibrio delle potenze militare nel mondo.
A differenza di Stati Uniti e Cina, che si sono concentrati sullo sviluppo di velivoli a spinta come l’Hypersonic Glide Vehicle, Russia e India stanno progettando i cosiddetti "missili cruise ipersonici.
"Mentre un velivolo a spinta Glide deve prima raggiungere un’altitudine estrema prima di rientrare nell'atmosfera, i missili da crociera viaggiano su una traiettoria di quota non-balistica, estremamente bassa per eludere i sistemi radar di allarme precoce.
Mosca e Delhi hanno già sviluppato il supersonico “BrahMos” (foto apertura), il più veloce missile da crociera al mondo, capace di una velocità di Mach 3, e sarebbero già al lavoro sul modello ipersonico BrahMos-II.
Secondo i russi, il nuovo combustibile sarà in grado di generare energia sufficiente per consentire ai missili di superare Mach 5.
Messo a punto anche un nuovo gasolio per le forze militari artiche russe, creato per le bassissime temperature con la soglia massima di -65 gradi centigradi.
Gli ultimi progetti sviluppati dagli scienziati russi comprendono anche un nuovo olio sintetico, benzina avio e combustibili a base di carbonio.
Le armi ipersoniche
Le forze armate russe riceveranno missili ipersonici su larga scala entro i prossimi 25 anni, con i primi prototipi entro il 2020.
La difficoltà principale nello sviluppo dei missili, che voleranno più veloci del suono, è quella di progettare nuovi materiali in grado di sopportare le altissime temperature provocate dal regime ipersonico.
Parliamo, infatti, di missili con una velocità di punta di sei/otto (o addirittura dieci/dodici) Mach con tecnologia RamJet.
Entro il 2030 i russi sperano di aver sviluppato la tecnologia necessaria per realizzare velivoli con equipaggio a velocità ipersonica.
Inoltre, i missili ipersonici equipaggeranno i bombardieri di nuova generazione PAK DA che entreranno in servizio entro il 2023.
La Russia ha iniziato lo sviluppo di un nuovo bombardiere strategico nel 2014.
Il progetto, messo da parte per diversi anni e noto come PAK-DA (acronimo russo di "futuro aeromobile a lungo raggio"), ha ricevuto il via libera dalla leadership russa soltanto pochi mesi fa.
Sarà la società Tupolev a sviluppare il PAK–DA. Gli ingegneri russi starebbero puntando su un aereo subsonico a forma di "ala volante", il che garantirebbe superiori "capacità stealth".
Il PAK-DA, secondo le direttive del ministero della Difesa, dovrà essere dotato di sistemi avanzati per la guerra elettronica ed armato con i nuovi missili nucleari da crociera a lunga gittata, oltre ad una varietà di armi convenzionali ad alta precisione.
Il nuovo bombardiere andrà in produzione entro il 2023 e sarà molto probabilmente costruito presso una nuova linea di assemblaggio di aeromobili nello stabilimento di Kazan.
Il PAK-DA dovrà sostituire l'attuale flotta strategica russa composta da 63 Tupolev Tu-95MS Bear e 13 Tu-160 Blackjack.
Franco Iacch
(foto: BrahMos Aerospace / archivio)