La fornitura giordana prevede 72 sistemi M-31 per 432 razzi complessivi oltre all’intero apparato logistico.
L'approvazione della fornitura arriva dopo la richiesta ufficiale formulata dal re di Giordania, Abdullah II, durante la sua ultima visita a Washington avvenuto lo scorso mese. In quel frangente, la richiesta per l’aumento delle forniture di armi fu giustificata come necessaria per combattere lo Stato islamico.
La coalizione internazionale che ha dichiarato guerra allo Stato Islamico, ad oggi annovera sessanta nazioni. Tra queste, proprio la Giordania.
Secondo il Dipartimento di Stato (che ha ricevuto pressioni dal Congresso nel velocizzare la fornitura), “la vendita contribuirà alla causa della politica estera ed alla sicurezza nazionale. Migliorando le capacità militari di un paese partner, questo continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nella stabilità politica ed economica del Medio Oriente. Per gli Stati Uniti è di vitale importanza mantenere la capacità di auto-difesa della Giordania”.
Il lanciarazzi occidentale definitivo
Il GMLRS (Guided Multiple-Launch Rocket System) è un lanciarazzi multiplo a corto raggio a propellente solido.
La versione M-31 implementa un sistema di guida GPS ed alette canard sui missili balistici da 227 mm. Il sistema M-31 è il 60% più preciso delle precedenti versioni. Sviluppato in collaborazione tra gli Stati Uniti ed un consorzio di paesi europei (Francia, Germania, Italia e Regno Unito), il GMLRS è progettato per il dispiegamento sul campo tramite vettori M993 Bradley.
I missili hanno una gittata di 70 km e sono distribuiti in batterie di sei o dodici razzi guidati. I missili del modello M-31 hanno una singola testata da 90 kg di alto esplosivo. La guida inerziale è associata ad un sistema satellitare di posizionamento globale.
La probabilità di errore circolare è stimata tra i cinque ed i dieci metri dal bersaglio. Il missile ha una lunghezza di 3,94 m, un diametro di 0,227 m ed un peso al lancio di 302 kg. Il missile utilizza un motore a propellente solido monostadio.
In via di sviluppo, missili con maggiore gittata ed alta manovrabilità nella traiettoria di rientro (tra queste la possibilità di un impatto verticale sul bersaglio). Altri sviluppi possibili comprendono testate ad alta penetrazione e termobariche.
Israele e Germania, infine, stanno puntando sullo sviluppo di missili da 227 mm intelligenti.
Franco Iacch
(foto: Lockheed Martin)