Il più grande arsenale nucleare del mondo protetto da delfini

14/03/15

La Base navale Kitsap, a 20 miglia da Seattle, è difesa da delfini addestrati dalla US Navy. Quasi un quarto delle 9.962 armi nucleari americane sono state trasferite dalla base sottomarina Bangor su Hood Canal, 20 miglia a nord ovest di Seattle.

Bangor era il nome di una base, inglobata dalla Kitsap nel 2004. Ciò significa che il più grande arsenale nucleare degli Stati Uniti, forse del mondo, è protetto da delfini.

Nella nota ufficiale della Marina USA si conferma l’utilizzo dei delfini a difesa delle acque intorno alla base dal maggio del 2010. Prima di allora, era utilizzata una squadra di leoni marini addestrati per individuare nuotatori indesiderati.

I militari statunitensi hanno attualmente in servizio 85 delfini e 50 leoni marini addestrati per diverse tipologie di missioni: sorveglianza dei porti, sminamento e recupero apparecchiature.

Il programma è stato declassificato solo nel 1990.

Secondo la Marina USA, nessun mammifero è stato mai addestrato per uccidere.

Delfini, Leoni Marini ed Orche: Killer naturali al servizio dei militari

Il “Combat Dolphin Program” che prevede l’addestramento dei delfini per scopi bellici nell’acquario di Sebastopoli, in Crimea, è stato inglobato nella Marina russa nel marzo del 2014.

Il ministero della difesa ucraino, il 13 febbraio dello scorso anno, aveva annunciato la chiusura del programma per carenza di fondi.

L’annessione della penisola da parte di Mosca ha stravolto le precedenti direttive di Kiev. Il ministero delle difesa russo infatti, possiede fondi ed il know-how necessario per aumentare le capacità dei delfini ucraini, equipaggiati con apparecchiature definite obsolete.

Mosca da decenni addestra ed utilizza i leoni marini per proteggere le proprie coste dai sub nemici.

L’acquario di Sebastopoli è uno dei due centri al mondo per l’addestramento di delfini al combattimento. L'altro è gestito dalla US Navy, a San Diego, nel programma Marine Mammal Program.

Secondo i siti ufficiali della Marina ucraina, l'acquario per la formazione dei delfini per la marina sovietica risale al 1960. Essi sono stati addestrati sia per rilevare attrezzature militari sul fondo del mare, sia per attaccare sub nemici.

Nel 1980, l’addestramento ha incluso operazioni anti-sabotaggio e soccorso. Dopo il crollo dell'Unione Sovietica, l’intera sezione di addestramento dei delfini ed i suoi specialisti sono passati alla Marina ucraina. Essi sono stati poi utilizzati per compiti civili (come il trattamento di alcune patologie neurologiche infantili), al fine di mantenere intatta l'unità.

Nel 2011, il ministero della difesa ucraino ha riavviato la formazione specifica dei delfini per il combattimento. Se l’annessione con la federazione russa fosse avvenuta qualche settimana dopo, i mammiferi sarebbero stati già venduti agli acquari del pianeta entro marzo. Mosca quindi, avrebbe perso l’occasione di assorbire nei suoi ranghi i delfini, considerando l’eccellenza della struttura e la sua unicità, trovando un acquario vuoto.

Soltanto una pura coincidenza ha conferito ai russi la capacità di aumentare la propria componente “militare animale” in una zona non ancora in grado di difendersi dalle forze navali occidentali.

Marine Mammal Program

La US Navy utilizza cinque squadre di mammiferi marini, ognuna con uno specifico profilo di missione. Ogni team, formato da un uomo e da un animale, è conosciuto in gergo con l’acronimo MK seguito da un numero. Le squadre MK 4,7 e 8 utilizzano esclusivamente delfini. La squadra MK 5 utilizza leoni marini mentre la MK 6 utilizza entrambi i mammiferi.

I team possono essere dispiegati con un preavviso massimo di 72 ore in tutto il mondo.

I delfini sono stati utilizzati in Vietnam per dieci anni, nel 1996 durante il Republican National Convention a San Diego e nel 2003 nel golfo Persico.

Franco Iacch

(foto: US Navy)