Il programma “Exacto”, acronimo di Extreme Accuracy Tasked Ordnance sviluppato dalla California Teledyne Scientific & Imaging per conto della Darpa, l’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata per la difesa USA, potrebbe cambiare radicalmente il ruolo del cecchino, equipaggiandolo con proiettili in grado di cambiare direzione. L'obiettivo è quello di rivoluzionare l'accuratezza dei fucili di precisione, sviluppando il primo proiettile guidato di "piccolo" calibro. Il proiettile prescelto è il calibro ’50.
Il sistema combina un proiettile stabilizzato da alette con controllo di volo ad altissima manovrabilità ad un guida ottica in tempo reale. Il proiettile avrà la capacità di cambiare percorso durante il volo per compensare eventuali fattori imprevisti che potrebbero deviare la sua traiettoria.
Il programma “Exacto” è già entrato nella fase due. La fase uno prevedeva la progettazione, l'integrazione del sistema d’arma, la dimostrazione dei controlli aerei, le fonti di energia, i sistemi di guida ottici ed i sensori. La fase due prevede una prova in teatro operativo per migliorare le prestazioni dell’intero sistema. L’intero programma è coperto da segreto militare. La DARPA, però, ha annunciato che le prove fin qui eseguite hanno avuto successo.
I cecchini generalmente operano in squadre di due uomini (entrambi tiratori scelti): il vero e proprio “sniper” e lo “spotter”, colui che localizza il bersaglio. Il Dipartimento della Difesa USA ritiene che sia "fondamentale" che i cecchini colpiscano gli obiettivi il più velocemente e con la maggiore precisione possibile, motivo per cui si è deciso di investire nel programma della Darpa.
I problemi, però, sono molteplici. Intanto sarebbe opportuno capire quanto questa tecnologia possa rivelarsi un successo sul campo. Non di certo un problema di natura morale (considerando l’attuale guida intelligente delle bombe), ma di fattibilità del sistema.
Intanto, le squadre “Sniper” trasportano una grande quantità di materiale: ci si chiede come sarà possibile portare anche il sistema di guida. Poi bisognerebbe capire come, un proiettile che viaggia più veloce del suono, possa essere deviato con i riflessi umani. L’ultima incognita, infine, è per certi versi la più pericolosa. Perché se da un lato è vero che le idee precedono cioè che la tecnologia del tempo può davvero realizzare, dall’altro si teme, qualora “Exacto” diventasse operativo, la possibile perdita di materiale sensibile. Il solo pensiero di dotare il nemico (anche tramite un processo di reverse engineering), di proiettili intelligenti potrebbe addirittura superare il beneficio del possedere un tale sistema d’arma. Un terrorista con tali capacità offensive, sarebbe un incubo.
I test nei teatri operativi, cosi come sta avvenendo per gli esoscheletri e per tutte le nuove armi sviluppate dalla Darpa, sono effettuati dai Navy Seal.
Franco Iacch
(foto e video U.S. Defense Advanced Research Projects Agency)