Il Pentagono non ha ancora confermato nulla. Il Dipartimento della Difesa USA ha confermato una missione militare coordinata in previsione dell’offensiva per riprendere Mosul, la seconda città dell’Iraq, in mano ai terroristi. L’attacco inizierà entro maggio e coinvolgerà 25 mila soldati iracheni.
Abdul Rahman Mustafa al-Qardashi, noto come Abu Ala al-Afri, Presidente del Consiglio della Shura e coordinatore delle province dello Stato islamico in Iraq, nominato successore del leader del gruppo, Abu Bakr al-Baghdadi, sarebbe stato ucciso nella moschea di al-Shuhada, nel villaggio di al-Iyadhiya, nei pressi di Tal Afar. Con al-Afri sarebbero stati uccisi una dozzina di militanti.
Siamo a conoscenza – scrivono dal CENTCOM – delle notizie di un attacco aereo a Tal Afar mirato all’eliminazione del numero due dell’Isis. Notizie che non possiamo confermare – aggiungono dal Comando Centrale – ma escludiamo categoricamente un nostro attacco missilistico verso una moschea. Il processo di targeting – spiegano dal CENTCOM – tiene conto dei potenziali rischi collaterali e delle possibili vittime tra i civili.
Tra qualche ora scopriremo la verità su Abu Alaa al-Afri.
Chi è il docente di fisica, leader dell’ISIS
Al-Afri, di origine irachena, è nato nei pressi di al-Hadar (80 km a sud di Mosul). Docente di fisica in una scuola di Tal Afar, una città nel nord-ovest dell'Iraq, distretto di Ninive, ha pubblicato decine di studi religiosi sul rispetto della sharia. Componente del governo di Saddam Hussein, si è poi trasferito in Afghanistan nel 1998 dove ha iniziato la sua carriera in al-Qaeda, unendosi ad Abu Musab al Zarqawi, inizialmente come responsabile dell’applicazione della sharia.
Notato fin da subito da Bin Laden che lo ha eletto a suo pupillo, nel 2010 è stato nominato da quest’ultimo come Emiro di al-Qaeda in Iraq, subito dopo l’eliminazione di Abu Omar al-Baghdadi ed Abu Ayyub al-Masri. Sostenitore e seguace delle teorie jihadiste di Abu Musaab al-Suri, al-Afri è una delle migliori menti dell’Isis. A lui si dovrebbe attribuire la nuova alleanza siglata con i terroristi siriani del fronte Jabhat al-Nusra.
Abile oratore e diplomatico, è tenuto in grande considerazione tra i jihadisti di rilievo dell’organizzazione. Il potere di al-Afri è cresciuto negli ultimi tempi, subito dopo l’estromissione di Abu Ali al-Anbari, mano destra del Califfo, dopo le sconfitte subite dall’Isis in Iraq ed in Siria all'inizio dell’anno. In precedenza, al-Afri è stato responsabile del coordinamento del governo centrale con gli emiri delle diverse regioni del califfato in formazione. Un compito ritenuto fondamentale. Egli ha anche l’ultima parola su tutto ciò che riguarda le azioni di martirio e la materia “femminile”.
Franco Iacch