Il combustibile alternativo, composto per il 50% da prodotti derivati da fonti sostenibili, consente di ridurre di circa il 40% le emissioni di CO2 e di abbassare, in modo non trascurabile, la produzione di polveri sottili.
Nato nel 2012 da un accordo di collaborazione tra la Marina Militare ed ENI, il progetto 'Flotta verde' utilizza la tecnologia 'Ecofining' sviluppata da ENI in collaborazione con Honeywell-UOP, e ha come primo obiettivo quello di ridurre del 40%, entro il 2020, la dipendenza della flotta dal petrolio, per poi arrivare al 50% entro il 2030.
Durante la dimostrazione, a bordo del cacciatorpediniere Duilio, erano presenti anche il capitano di vascello Raffaele Sanua della Direzione Tecnica degli Armamenti Navali e l’ingegner Massimo Trani, responsabile della pianificazione Ricerca e Sviluppo di ENI.
“Tutti i test sono andati a buon fine; la sinergia dei nostri ingegneri e di quelli civili è straordinaria. Non potevamo non condividere l’emozione di un momento così ricco di potenzialità e di concrete prospettive di innovazione sostenibile, a vantaggio di una flotta sempre più rispettosa del nostro ambiente”. Le parole del comandante di nave Duilio, capitano di vascello Giacinto Sciandra, che ha voluto sottolineare la buona riuscita dei test, che segnano una nuova importante tappa nel processo di rinnovamento della flotta della Marina Militare.
Un rinnovamento verso una maggiore eco-sostenibilità, che testimonia la grande attenzione della Marina Militare alle tematiche ambientali, e rappresenta un’opportunità di rinnovamento tecnologico, reso possibile dall'interazione con l’eccellenza dell’industria nazionale.
Fonte: Marina Militare