La forza aerea irachena avrebbe colpito un convoglio sospetto appartenente allo Stato islamico. Secondo quanto si apprende dal comunicato ufficiale diramato pochi minuti fa dal governo lealista, in quel convoglio si sarebbe trovato Abu Bakr al-Baghdadi, leader del califfato.
Lo strike non è stato confermato dal Pentagono e si ignorano le sorti di al-Baghdadi. Il raid sarebbe avvenuto nella provincia occidentale di Anbar, vicino al confine siriano.
Scrivono dal Ministero degli Interni dell’Iraq: “La forza aerea irachena, alle 12 di ieri, ha bombardato il convoglio del terrorista Abu Bakr al-Baghdadi, mentre si stava dirigendo a Karabla per partecipare ad un incontro con i comandanti dell’organizzazione".
Baghdadi sarebbe scampato all’attacco a bordo di un altro veicolo, anche se si ignorano le sue reali condizioni di salute. Sarebbero, invece, stati eliminati numerose figure di alto profilo.
Non c'è alcuna posizione ufficiale (oltre a quella di Baghdad), anche se potrebbe essere un tentativo del governo per rialzare il morale delle truppe.
Le voci sulla presunta morte di Baghdadi si rincorrono dall’inizio dell’anno quando un raid USA colpì un altro convoglio a bordo del quale si sarebbe trovato il numero uno dello Stato islamico. La taglia offerta dagli Stati Uniti per Abu Bakr al-Baghdadi è di dieci milioni di dollari.
Nonostante la notizia non sia stata confermata dagli americani, sui canali social dei fondamentalisti iniziano a comparire alcune strane scritte, la maggior parte delle quali recitano: “ogni minuto, nello Stato islamico, nasce un nuovo leader”.