Gli iracheni hanno testato in battaglia contro lo Stato islamico, nella provincia di Anbar, il loro primo drone da combattimento. C’è solo una piccola curiosità: il drone è un CH-4B ‘Rainbow’ di produzione cinese.
L’Iraq, paese ricchissimo grazie al petrolio, rappresenta un mercato appetibile per tutte le industrie militari del mondo, nessuna esclusa. Stati Uniti, Russia, Cina, Arabia Saudita, Francia, Italia, solo per citare qualche paese: il petroldollaro non conosce bandiera politica, allineamento o crisi. E’ stato lo stesso ministro della Difesa iracheno, Khaled al-Obeidi, ad annunciare al mondo l’impiego dell’UAV cinese, avvenuto il dieci ottobre scorso. Ad oggi si sconosce il reale importo dei contratti siglati tra Baghdad e Pechino, ma i cinesi dovrebbero aver venduto, in un numero imprecisato, sia la versione da combattimento (la CH-4B) che quella da ricognizione (CH-4A) con un’autonomia stimata in 40 ore di volo.
La presenza degli UAV cinesi in Iraq (privi del sensore elettro-ottico, quindi dovrebbero tutti essere equipaggiati con guida Gps) è trapelata lo scorso marzo, quando un blog iracheno (vicino al governo), rilasciò alcune immagini di almeno tre CH-4 camuffati.
La versione 4 del drone Cai Hong, sviluppato dall’Azienda di tecnologia e scienze aerospaziali della Cina, è in servizio con la People's Liberation Army Air Force (PLAAF) dall’agosto del 2014 La versione CH-4 è la più grande della serie ‘Rainbow’ (la CH-5 è in fase di test con primo volo eseguito lo scorso agosto). Esternamente identico al General Atomics MQ-9 Reaper, tranne che per la pinna ventrale sotto la coda assente nel CH-4, è stato costruito in due varianti: 4A e 4B.
Il CH-4A è un drone da ricognizione con un’autonomia di 3500/4000 km. La versione da attacco e ricognizione, invece, può trasportare un carico utile di 330 kg. E’ ritenuto in grado di lanciare missili aria-terra da 5.000 metri, quindi al di fuori della portata effettiva della maggior parte dei cannoni antiaerei.
I CH-4 iracheni
Analizzando le immagini, i droni dovrebbero essere armati con missili a guida laser AR-1 e bombe guidate FT-9. L'AR-1, sviluppato dall’HJ-10, è un missile specificamente progettato per essere trasportato dai droni. Con un peso di 45 kg (testata da dieci kg), il missile raggiunge una velocità massima di Mach 1.1. Ad oggi è stata confermato soltanto un solo tipo di guida tipo inerziale/Gps.
Il missile è ritenuto in grado di penetrare un’armatura di mille millimetri. La piccola bomba FT-9, infine, è stata specificatamente progettata per i droni cinesi. Confermata la guida GPS/INS.