ISIS, compito in classe: "Se abbiamo 275mila eroi in battaglia e gli infedeli 356mila, chi ha più soldati?"

(di Franco Iacch)
30/10/15

“Compito in classe di matematica. Svolgimento: Se lo Stato Islamico ha 275,220 eroi in una battaglia ed i non credenti 356.230, chi ha più soldati?”
Follia? Al contrario. Questa è la realtà dello Stato islamico raccontata sul sito Niqash.org. Questo è il nuovo stile di vita dei circa 400 mila studenti che vivono a Mosul, seconda città dell’Iraq a nord del paese controllata dal gruppo estremista.

Dopo aver conquistato la città, i terroristi distrussero molti libri di testo. Ciò denota una lucida pianificazione, a dispetto di quella che venne definita anni fa una piccola rivolta di ribelli. Lo Stato islamico, così come ogni regime totalitario, una volta conquistato un territorio avvia un dettagliato quanto meticoloso programma di indottrinamento partendo proprio dalle scuole dell’infanzia. Un vero e proprio programma di studi elaborato per un semplice scopo: instillare l’odio e creare martiri per la causa. La prefazione del libro di educazione fisica, elaborato per i bambini dai sei ai dodici anni, recita testualmente: “Espandere – Continuare-Esistere”. Con lo sport un libro del genere non ha nulla a che vedere, tuttavia queste parole sono ripetute fino allo sfinimento. La scelta, ovviamente, non è casuale. Quelle parole, infatti, si rifanno al credo dello Stato islamico che recita testualmente “Continuerà ed esistere e ad espandersi”.

Il libro che noi chiameremmo di “religione”? E’ un testo che dedica alcuni capitolo al vestiario. Si consiglia lo stile “afgano”: tunica, pantaloni larghi e fucili ovviamente. Ed in effetti, lo Stato islamico, la scorsa settimana, ha “laureato”, la prima classe di terroristi scelti del nuovo governo estremista.
L'anno scolastico, secondo il calendario dello Stato islamico, è iniziato due settimane fa.

L'odio come materia di studio: il caso di Hamas

Odiare i civili israeliani è un compito che sta molto a cuore ad Hamas. L'indottrinamento inizia presto: un bambino di Gaza impara a disprezzare Israele al suo primo giorno di scuola. Il sistema di istruzione di Hamas insegna agli studenti che gli ebrei non hanno un collegamento con la terra d'Israele e che provengono dall'Europa. I loro libri di testo non fanno alcuna menzione di ebrei dai paesi arabi. Non vi è alcun riconoscimento del popolo ebraico come nazione. Gli ebrei sono descritti come criminali e ladri.

Hamas diffonde questa propaganda nelle scuole con opuscoli e programmi televisivi. Proprio i canali di propaganda di Hamas sono continuamente monitorati dai servizi segreti israeliani e da quelli americani. Sono un classico esempio di indottrinamento, che non ha nulla da invidiare alla Hitler-Jugend nazista. Anzi, per certi versi, l' istruzione di Hamas è ben più spietata.

Dal 2013, Hamas insegna ai bambini l'ebraico, che essi definiscono come "la lingua del nemico". Secondo il capo del ministro della pubblica istruzione di Gaza, Mahmoud Matar, Israele è il nemico e l'insegnamento della lingua del nemico è fondamentale per la comprenderlo (e sconfiggerlo). Per mantenere i giovani di Gaza indottrinati durante le vacanze, Hamas organizza anche dei campi estivi. Hamas, in collaborazione con altre organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, utilizza le vacanze estive come un modo per promuovere la Jihad, la "liberazione della Palestina" e la "Morte in onore di Allah".

Alcuni anni fa, il braccio armato dei Comitati di Resistenza Popolare, la brigata Al-Nasser Sahal al-Din, ha aperto una propria accademia terrorista. Quasi due anni fa, il primo "studente" diplomato. Il curriculum comprende la formazione fisica, corsi di difesa, strategia militare e l'uso di missili anti-carro.

Quando in Tunisia glorificarono Hitler

Festeggiare la fine degli esami con striscioni giganti per la gloria del Terzo Reich e dello Stato islamico. Questo il certosino lavoro realizzato dagli allievi di alcuni licei tunisini, per la fine del loro ciclo di studi e l’acquisita “maturità”. Quello che è ormai definito come "islamo-nazismo" non è più un fenomeno isolato, ma sta lentamente assumendo connotazioni concrete. Per il festival "Dakhla", che segna la fine delle lezioni (lavori del genere non possono essere stati realizzati senza il consenso dei docenti e dei dirigenti), gli studenti avranno sicuramente inorgoglito i professori. In uno dei licei a Jendouba, nel nord-est del Paese, è stato affisso un gigantesco striscione che rappresenta Hitler mentre saluta la bandiera tedesca. Sulla pagina Facebook della scuola, sono state pubblicate anche dieci massime attribuite al Fuhrer come “Non confrontarsi con un uomo che non ha nulla da perdere” o “Se amate il vostro nemico, dovreste sentirvi ridicoli”. In un'altra scuola nella zona di Jendouba, la bandiera nera dello Stato islamico è stata esposta con su scritto “Aspettiamo che arrivi la potenza di Dio".

Ovviamente, non potevano mancare i bersagli come Steve Jobs e Bill Gates, scherniti da una parte del futuro della Tunisia, perché ritenuti simboli dell'imperialismo americano. Ma il fondo è stato toccato nelle scuole superiori di Kairouan, centro religioso della Tunisia, con striscioni che glorificavano lo Stato islamico. Uno di questi mostra un guerriero mascherato armato di scimitarra con due prigionieri in pigiama arancione. Uno di questi è in fiamme e potrebbe rappresentare il pilota giordano bruciato vivo dal Daesh lo scorso febbraio (e che ha scatenato l’ira della Giordania).

Il fascino per il Terzo Reich non è raro nei paesi arabi, che non hanno subito il trauma del nazismo, ma restano comunque ostili allo Stato di Israele. La Tunisia, ritenuto (ex) modello di democrazia tra i paesi arabi, si sta riscoprendo culla dell’islamo-nazismo