Strage di Parigi, l'ISIS rilascia l'intervista alla mente degli attentati: "i crociati sono stupidi"

(di Franco Iacch)
16/11/15

Quella che segue è la traduzione dell’intervista alla presunta mente degli attacchi di Parigi rilasciata alla “rivista” Dabiq, il mensile online dello Stato islamico a scopo di propaganda. L’intervista, pubblicata sul settimo numero della “rivista”, consta di tre pagine.

Questo il racconto di Abu Umar al-Baljiki, 27 anni, noto alle autorità parigine con il nome di Abdelhamid Abaaoud, estrapolato dal pdf in inglese disponibile online. Il linguaggio utilizzato è tipico dei terroristi. In Dabiq sono chiari i riferimenti ad Inspire (a cura di al-Qaeda), ma la vista dell’Isis si concentra sulla legittimazione religiosa del califfato.

Lo scorso febbraio ho lasciato la Siria ed insieme ad altri due fratelli, sono andato in Belgio per terrorizzare i crociati che muovono guerra ai musulmani. Come sapete il Belgio è membro della Coalizione che ci bombarda. Ci sono voluti mesi per entrare in Europa, ma poi tutto è stato facile. Abbiamo ottenuto armi, documenti ed una casa sicura dove abbiamo pianificato operazioni contro i crociati. Siamo riusciti nell’impresa grazie ad Allah, niente può contro di lui. Tempo dopo siamo stati scoperti dalla polizia che ci ha attaccato. In 150 hanno circondato la nostra casa. Ne è seguito uno scontro a fuoco con la morte dei miei fratelli. Io soltanto, grazie ad Allah, sono riuscito a fuggire, ma divenni un ricercato. I servizi segreti ottennero anche una mia foto che fece il giro del mondo. Un giorno sono stato fermato ad un posto di blocco. Avevano la mia foto da ricercato appesa dentro l’auto, ma grazie all’intervento di Allah, non mi hanno riconosciuto. Rimasi scioccato, dissero che non ero io. Quello fu un segno, perché successivamente riuscii ad organizzare gli attentati, mentre la polizia inseguiva le persone sbagliate. Intanto altri miei fratelli in Grecia, Spagna, Francia e Belgio venivano arrestati. Non hanno fatto nulla, ma il loro sacrificio non sarà vano. Possa Allah rilasciare tutti i musulmani rinchiusi nelle prigioni dei crociati. Questo dimostra che non dobbiamo temere il loro acume, i crociati non sono intelligenti”.

L’intervista si conclude con alcuni versetti del corano e con l’uomo che preannuncia la sua morte.