F-35, tagli al bilancio: l'Air Force pensa all'acquisto di 72 "vecchi" caccia, ma i Raptor in linea sono terribilmente pochi

(di Franco Iacch)
23/11/15

L’Air Force, a causa dei tagli al bilancio, non avrà le capacità economiche per acquistare un numero sufficiente di F-35. Di conseguenza si sta valutando l’acquisto di 72 caccia tra F-15,F-16 e F/A 18E/F. Considerando gli upgrade, F-15 e F-16 resteranno in servizio almeno fino al 2045.

I dati diramati dall’Air Force sono chiari. Emerge che i piani di acquisizione non coincidono con le reali capacità economiche. L’Air Force prevedeva di acquistare 48 F-35 nel 2019. Fornitura destinata a crescere con 60 F-35 nel 2020 e 80 nel 2021. Entro la fine dell’anno, la linea F-35 destinata all’Air Force si chiuderà con 28 velivoli consegnati. Nel 2016 dovrebbero essere 44. In totale l’Air Force conta di avere in linea, entro il 2038, qualcosa come 1763 F-35. Fin da adesso appare evidente che questo tasso di produzione non può essere economicamente sostenibile sia a causa dei tagli al bilancio sia al prezzo lievitato della piattaforma rispetto a quanto preventivato. Ciò significa che F-15 e F-16 resteranno in servizio più a lungo.

Sono già in corso per 300 F-16 ed un centinaio di F-15 dei programma di ammodernamento ed estensione della vita delle cellule. Almeno fino al 2025, la strategia proposta dell’Air Force prevede l’impiego massiccio di F-15 e F-16 per i compiti di fascia “bassa”. I 72 nuovi velivoli acquistati faranno le veci delle piattaforme di quinta generazione, riservando agli F-22 le sole missioni di fascia “alta”. Appare evidente che quei 123 Raptor sono fin troppo pochi per garantire, tra venti anni, i livelli ottimali di presenza nelle aree di crisi nel globo.

Uno dei più grandi errori della storia del Pentagono

L’unico caccia da dominio aereo del pianeta, l’F-22 Raptor, è stato costruito in soli 186 esemplari, ma soltanto 123 sono convertiti al combattimento. Il resto dei caccia sono classificati come macchine di inventario, destinati ad attività di test o fuori servizio. Il problema principale è che l’Air Force, considerando le minacce attuale ed i contesti dove è necessaria la presenza di una piattaforma di quinta generazione, avrebbe bisogno di 382 Raptor.

La questione è prettamente numerica: il primo caccia al mondo per cui è stato coniato il termine “dominio aereo”, non può essere ovunque. Gli Stati Uniti dispongono di sei squadriglie operative di F-22, ma queste sono sottodimensionate rispetto alle altre unità combattenti. La squadriglia standard americana si basa su 24 aerei (F-16 o F15) PAA o Primary Authorized Aircraft e due in inventario BAI O Backup Aircraft Inventory. Le cinque squadriglie Raptor combattenti hanno in linea 21 aerei più due in BAI. L’unica squadriglia Raptor della Guardia Nazionale, con sede a Hickam, nella Hawaii, è composta da diciotto F-22 e due in inventario. La situazione si fa ancora più drammatica considerando che l’Air Force Weapons School, a Nellis, dispone soltanto di tredici Raptor per l’abilitazione. A causa del taglio dei fondi, quasi interamente destinati all’F-35, il Raptor non riceverà la piena integrazione con gli AIM-9X Sidewinder ed AIM-120D AMRAAM almeno fino al 2017.

Posticipata al 2020 l’integrazione con l’Helmet Mounted Cueing System. Sul casco dei piloti e dei navigatori sono proiettate varie informazioni come altezza, velocità ed equipaggiamento. Il casco è collegato al sistema di mira e consente al pilota di inquadrare e lanciare un missile su un bersaglio nemico usando solo la vista. Anche questa capacità, pensata come dotazione standard dell’F-22 e che consentirebbe di sfruttare la massimo gli AIM-9X è venuta meno. Nonostante ciò, il Raptor si conferma il miglior caccia del mondo, anche se in uno confronto su larga scala, pagherebbe caro il suo esiguo numero. Senza considerare, infine, che qualche AIM-120 potrebbe anche non colpire il bersaglio in un’era in cui la guerra elettronica attiva sta compiendo passi da gigante. L’unico vero nemico del Raptor è dunque numerico: i Raptor, sono e resteranno sempre 123.

Entro il 2038, il Pentagono conta di acquistare 2457 F-35 ad un costo di 400 miliardi di dollari. L’intero programma, stima attuale, costerà poco più di mille miliardi di dollari.

(foto: Lockheed Martin)