Siria: Mosca avrebbe assunto la capacità di "offuscare" i cieli e la rete satellitare spia USA (che ufficialmente non esiste)

(di Franco Iacch)
28/11/15

I russi avrebbero la capacità di “oscurare” i cieli siriani, compresi i satelliti nell’orbita bassa terrestre (LEO). Schierata fin dall’inizio del rischieramento russo a protezione della base di Hmeymim nei pressi del Bassel al-Assad International Airport, ma non entrata ancora in servizio (avvistata per la prima volta il 5 ottobre scorso), la piattaforma Krasukha-4 potrebbe adesso iniziare ad intraprendere azioni mirate di guerra elettronica contro radar terrestri ed aerei, compresi i Sistemi di Allarme e Controllo Aviotrasportati (Awacs).

Con un raggio operativo di 300 km, l’ultima versione del Krasukha, in servizio da meno di un anno, sarebbe in grado di disturbare, permanentemente, i dispositivi elettronici di rilevamento, compiendo attacchi mirati.

Progettati per difendere i sistemi mobili ad alta priorità come la piattaforme Iskander, i Krasukha potrebbero adesso offuscare la rete di rilevamento delle postazioni radar turche in un perimetro operativo che comprenderebbe l’intera Siria orientale. Il Cremlino avrebbe inviato altri due sistemi Krasukha nella Regione: uno di questi sarà operativo dal porto di Tartus a protezione della flotta russa schierata a ridosso della costa siriana.

La Guerra elettronica o Electronic Warfare è la capacità di manipolare lo spettro elettromagnetico al fine di rilevare i bersagli nemici ed attaccarli preventivamente, impedendo loro di portare a termine la missione. Prodotti dalla KRET i Krasukha in Siria conferiscono ai russi la capacità di interrompere, ad esempio, le comunicazioni radio così come la raccolta attiva di intelligence ed annullare qualsiasi tipo di attacco missilistico convenzionale.

Si presume siano in grado di neutralizzare anche i radar ad apertura sintetica dei “Lacrosse” e degli “Onyx”, satelliti spia del National Reconnaissance Office. Sappiamo che il Krasukha-4 è entrato in azione in Ucraina orientale. In numerosi frangenti, le comunicazione ucraine sono state “spente” del tutto. Appare evidente che una rete formata dai Krasukha può da un lato monitorare l’intera rete aerea della NATO nella Regione e dall’altro offuscare la rete di intelligence multilivello: dai Lacrosse agli AWACS, dalle comunicazioni a banda X a quelle a banda J.

Progettato per contrastare la radio-localizzazione della rete satellitare della NSO (che ufficialmente non esiste), il Krasukha-4 non è immune alle contromisure elettroniche occidentali. Il problema, in questo caso, è che una tale azione sarebbe considerata un atto di guerra. Attaccare elettronicamente un sistema posto a protezione di un’area operativa (concessa dal Paese ospitante), significherebbe minare la già caduca situazione nella Regione.

La NATO non può fare altro che accettare l’entrata in servizio di tali sistemi a protezioni delle basi russe.