Blindati, munizioni e “nuovissimi” carri armati T-72. Continuano gli “affari” dell’Iraq, paese che fa gola ad ogni industria della Difesa del mondo grazia ai suoi petroldollari. Una prassi comune, quella di fare la fila dinanzi la porta di ogni governo ricco di petrolio. Poco importa se lo stesso paese sia politicamente instabile o guidato da un dittatore.
“Irrilevante”, infine, se quegli stessi mezzi cadano poi in mani nemiche, così come avvenuto per migliaia di Humvee americani pesantemente modificati regalati ai terroristi. Solo per fare un esempio: l’Iraq per una spesa di oltre dieci miliardi di dollari ha acquistato dagli USA 140 carri armati M1A1 Abrams, 400 veicoli da combattimento Stryker, elicotteri d’attacco, caccia, svariati veicoli, missili anticarro ed equipaggiamento per la fanteria. Il tutto made in USA.
Iniziate, intanto, le consegne in Iraq di 500 veicoli blindati MT-LB ristrutturati dalla Bulgaria. Il contratto era stato siglato nel 2012. La Bulgaria ha donato anche 18 obici D-20 oltre a 130 mortai di vario calibro nel 2014. L’industria Excalibur della Repubblica Ceca, infine, ha ripreso la consegna al governo iracheno di carri armati T-72 ristrutturati e veicoli da combattimento per la fanteria BMP-1 (costruiti in Cecoslovacchia).
Secondo quanto si apprende dalla IHS Jane, il contratto tra la Excalibur ed il Ministero della Difesa iracheno prevede la fornitura di 100 mezzi, tra carri armati T-72 e BVP-1, compresi i pezzi di ricambio e la formazione del personale. Una clausola del contratto prevede la non divulgazione del valore finale del contratto.
(foto: EXCALIBUR ARMY)