Il Ministero della Difesa francese descrive il Daesh come in una "situazione di declino". Secondo quanto riportato la situazione tattica del califfato in Iraq verte già da diverse settimane in una fase prettamente difensiva: nonostante si siano registrati sporadici tentativi di attaccare le posizioni conquistate dalla coalizioni nelle aree di Haditha e Baiji.
A Ramadi la lotta al califfato è ancora in corso e le operazioni offensive vengono regolarmente effettuate contro le sacche di resistenza rimaste: mettere in sicurezza la zona ed ottenerne il completo controllo richiederà ancora tempo.
Le forza aerea composta da: 24 Rafale Marine/Air, 6 Mirage D/N, 8 Super Etendard, prendenti parte all'Operazione Chammal, lo sforzo francese all'interno della coalizione internazionale anti-ISIS, mantiene costante il ritmo di sortite su target prefissati e missioni CAS (Close Air Support) per il supporto aereo ravvicinato alle truppe irachene che avanzano nelle zone di Ramadi e Mosul. Gli obiettivi registrati come distrutti nelle ultime settimane sono tutti centri di comando e telecomunicazioni appartenuti all'ISIS.
In Siria l'azione dell'Armée de L'Air persegue attraverso 'strike' pianificati che mirano principalmente a centri di comando dell'organizzazione terroristica e strutture petrolifere atte a finanziare il Daesh. Gli obiettivi vengono sempre precedentemente identificati durante le missioni di ricognizione congiunte.
Dall'inizio degli attacchi aerei (15 novembre 2015), la Francia ha raddoppiato il numero di sortite (raggiungendo una media settimanale di 63 sortite). Questo rappresenta il 44% delle missioni aeree sostenute dalla coalizione (fatta esclusione per l'USAF e US NAVY). Negli ultimi 15 giorni gli equipaggi francesi hanno effettuato 160 sortite e 30 strike, registrando 57 obiettivi come distrutti. L'attività aerea sul territorio in mano al Daesh è stata resocontata come: 24 sortite per voli di ricognizione e acquisizione di obiettivi, 8 voli di rifornimento effettuati dall'aereo-cisterna C-135 FR schierata nell'area, 12 sortite 'command and control' e 116 sortite di bombardamento.
Tutte le missioni vengono lanciate dalle basi aeree alleate site in Giordania (Muwaffaq Salti, OJ40) e dal ponte della portaerei Charles de Gaulle, adesso a capo della Task Force 50 (TF50) che da un mese opera dal Golfo Persico.
La parte inglese si sbilancia meno sui risultati ottenuti e continua a resocontare con più accuratezza le proprie missioni. All'interno dell'Operazione Shader, lo sforzo inglese all'interno della colazione internazionale, le squadriglie della RAF composte di Tornado GR4 e Typhoon FGR4 (29 apparecchi in totale), insieme ai velivoli a pilotaggio remoto Reaper, continuano ad effettuare missioni di ricognizione armata e Close Air Support in appoggio delle forze di terra irachene e dei peshmerga curdi.
Le sortite vengono condotte nelle aree a nord dell'Iraq, nei pressi di Mosul, nella zona a sud di Sinjar, a Ramadi, e in Siria in tutta l'area di Raqqua. Qui i 'Tongo' e i Thypoon decollati dalle basi di Cipro (Akrotiri, AKT) eliminano giornalmente posizioni di mortaio, veicoli blindati e pick-up armati che l'ISIS impiega per frenare l'avanzata delle forze di terra alleate, impiegando bombe a guida laser Paveway IV e missili Hellfire.
Tra gli obiettivi registrati come distrutti si annoverano anche una nave per il trasporto di carburante lungo l'Eufrate e un centro di raccolta per militanti del califfato.
(foto: Etat-major des armées / armée de l'Air)