IL Comando Marittimo Capitale, comando di presidio della Marina Militare a Roma, ha avviato dallo scorso settembre 2015, una serie di sessioni formative per il personale militare e civile dipendente e per gli altri comandi della M.M. della giurisdizione romana. I corsi, tenuti a cura del personale docente del Corpo delle infermiere volontarie e sono il frutto di intensi accordi di cooperazione con l’Ispettorato Nazionale e della Regione Lazio del Corpo delle II.VV., con il coordinamento dell’Ispettorato di Sanità della Marina Militare. L’obiettivo è di formare e addestrare il personale militare che svolge compiti di guardia e ispezione o che ricopre incarichi di sicurezza in modo da affrontare gli imprevisti nel luoghi di lavoro a terra o a bordo delle unità navali, in caso di emergenze sanitarie a salvaguardia e tutela della vita umana .
La didattica delle lezioni per il conseguimento del brevetto di abilitazione per operatori Full–D , comprende le manovre da adottare in caso di arresto cardiaco, e di ostruzione delle vie aeree nonché di come utilizzare il defibrillatore, secondo le linee guida ERC con discipline BLSD adulto e pediatrico. In pratica vengono svolti contemporaneamente tre corsi e cioè il BLSD (Basic Life Support Defibrillation), il PBLSD (BLSD Pediatrico) e la disostruzione delle vie aeree sia adulto che pediatrico. I corsi sono rivolti anche al personale militare e dipendenti civili della Difesa che operano presso altri comandi ed enti del presidio romano.
La prima sessione è stata aperta lo scorso settembre dal comandante di Maricapitale, capitano di vascello Crescenzo Enrico Sancilio che ha salutato i corsisti e i docenti provenienti da diversi Ispettorati locali delle infermiere volontarie della C.R.I. appartenenti all’Ispettorato Regionale Lazio e ringraziando con l’occasione l’ispettrice nazionale del Corpo sorella Monica Dialuce Gambino, e la sorella Alessia Anese, ispettice della Regione Lazio per il nobile impegno formativo assunto a beneficio del Comando.
Il corso promosso e organizzato dal comando, viene tenuto esclusivamente dal personale istruttore del Corpo delle infermiere volontarie della C.R.I.
Le lezioni si svolgono coinvolgendo i partecipanti in una parte teorica secondo gli ultimi standard internazionali e in un parte pratica con manovre di rianimazione cardiopolmonare su diversi tipi di manichini (adulto, bambino e infante) da addestramento e con l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico.
Abilitazione FULL D: utilità e impiego
Di fatto la più grave delle emergenze sanitarie è rappresentata dall’arresto cardiaco, cioè quando la circolazione del sangue si interrompe, l’ossigeno non arriva più né al cuore né al cervello e senza un tempestivo intervento di rianimazione cardiopolmonare in poco tempo, questi organi vengono danneggiati irreversibilmente.
Il problema investe il Sistema Sanitario Nazionale, basti pensare che in Italia le persone colpite da arresti cardiaci improvvisi sono circa 50.000 all’anno, mentre in Europa ogni giorno circa 1000 persone non sopravvivono all’evento. Il ruolo della prevenzione assume quindi una posizione di rilievo per promuovere la riduzione di questo tipo di decessi attraverso un controllo periodico di pressione sanguigna e del battito cardiaco con un elettrocardiogramma, oltre ad adottare uno stile di vita sano riducendo stress, cibi grassi e zuccheri, alcool e fumo e praticando una attività fisica regolare.
Nei giovani la causa più frequente di arresto cardiaco è data da patologie congenite del cuore, spesso sconosciute per mancanza di approfonditi controlli, mentre negli adulti e negli anziani la causa va individuata in patologie di tipo coronarico. Con la formazione specifica prevista dal corso FULL-D, l’operatore è in grado di ridurre la mortalità per arresto cardiaco con un intervento rapido di rianimazione cardiopolmonare e ove presente con l’uso del defibrillatore, dato che è impossibile che una ambulanza attrezzata possa arrivare sul posto in tempo utile.
L’operatore FULL-D è in grado di intervenire su tutti i soggetti, dall’infante al bambino all’adulto e inoltre è in grado di compiere non solo le manovre rianimatorie ma anche applicare le tecniche per la disostruzione delle vie aree in caso di soffocamento da ingestione.