La VVS (Voenno-vozdušnye sily Rossijskoj Federacii) continua a puntare sui bombardieri strategici supersonici Tupolev Tu-160 (nome in codice Nato 'Blackjack'), sottoponendo gli esemplari esistenti (15/16) ad una modernizzazione per implementarne le capacità, e riavviando la produzione nel 2023. Il ministro della Difesa russo, Sergey Shoigu, ha annunciato che la Russia sta considerando seriamente di riavviare la produzione di Tu-160 nella nuova versione M2 per incrementare la potenza della 'flotta a lungo raggio'.
Un passo indietro rispetto alle voci che ne prevedevano addirittura un graduale dismissione.
Lo scorso aprile è cominciata la modernizzazione dei Tu-160 che promette di completare il refitting degli apparecchi entro la fine del 2016. La modernizzazione di questi bombardieri strategici supersonici con ala a geometria variabile, armabili con i nuovi micidiali missili Raduga Kh-101: missili da crociera a guida inerziale/satellitare con un raggio d'azione maggiore alle 3400 miglia, consiste nell'implementare attraverso attrezzature aggiornate i sistemi radar e quelli di navigazione per aumentarne le capacità. Il Tu-160M2 sarà inoltre dotato di un sistema radio-elettronica avanzato in grado di intercettare missili anti-aerei.
Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che la messa in produzione di 50 Tu-160M2 inizierà nel 2023, citando come "necessaria" l'attività di ammodernamento della flotta a lungo raggio dell'aeronautica militare russa. Il bombardiere Tu-160, entrato in servizio nel 1987, secondo il ministro russo rimane un progetto unico che si è dimostrato per diversi decenni al passo con i tempi. Nessuno fino ad oggi ha messo a punto un progetto migliore nella categoria supersonica.
I Tu-160 'BlackJack' sono il tipo di bombardieri russi che da un anno a questa parte provocano gli Scramble per Quick Reaction Alert degli intercettori di mezza Europa. Adesso possiamo ipotizzarne il motivo: prove tecniche?
(foto: MoD Fed russa)