Difesa USA: ritornano in mare l'USS Kentucky e le sue 192 testate nucleari, in servizio deterrente fino al 2036

(di Franco Iacch)
17/03/16

Il sottomarino balistico a propulsione nucleare USS Kentucky è ritornato in pattugliamento dopo una revisione iniziata alla fine del 2011 volta ad estendere la vita operativa della cellula Ohio. Il Kentucky resterà in servizio per altri 20 anni.

Progettata per restare in mare 30 anni, la classe Ohio sarà rivista per continuare il suo pattugliamento deterrente nel globo a causa dei continui ritardi che affliggono la nuova serie X. Gli altri 13 Ohio saranno soggetti ad una programma di revisione della durata di 40 mesi a battello. Il primo Ohio sarà ritirato dal servizio nel 2027, poi l’intera classe sarà dismessa al ritmo di un sottomarino all’anno. Tra il 2029 ed il 2040, gli USA avranno da dieci ad undici sottomarini balistici in servizio deterrente.

La sostituzione della classe Ohio dovrebbe costare 95,8 miliardi di dollari, inclusi i costi di ricerca e sviluppo. La US Navy sta cercando di ridurre il costo di ogni singolo nuovo vettore a 4.9 miliardi di dollari. Tuttavia, non è ancora chiaro come il Pentagono intenda pagare la nuova classe X, nonostante abbia priorità assoluta.

In una relazione al Congresso nel febbraio dello scorso anno, l'allora capo delle operazioni navali l’ammiraglio Jonathan Greenert ha affermato che “la Marina non può procedere alla sostituzione degli Ohio, nel 2020, senza impattare gravemente con gli altri programmi in corso”. In realtà, i militari spingono affinché il Congresso scelga di finanziare la nuova classe X con il National Sea-based Deterrence Fund, fondi supplementari per nuovi programmi di deterrenza.

Nell’ultimo periodo, infine, prende sempre più campo l’ipotesi di porre fine alla triade nucleare, eliminando la componente rappresentata dai missili intercontinentali e dai bombardieri. Una scelta che avrebbe senso: la Russia mantiene un arsenale nucleare relativamente potente, ma nessun altro paese è in grado di schierare 192 testate in un solo sottomarino, così come avviene oggi per gli Ohio.

Secondo i dati del Dipartimento di Stato, gli Stati Uniti hanno 4717 testate nucleari. La Russia, invece, 4500.

(foto: U.S. Navy)