Il prossimo attentato sarà biologico? Il programma "BioWatch"

(di Franco Iacch)
16/04/16

Negli ultimi quindici anni abbiamo affrontato non solo la minaccia di un attacco biologico, ma anche epidemie naturali come l'influenza aviaria, i virus Ebola e Zika e le pandemie globali. Dobbiamo proteggere il nostro paese dal potenziale utilizzo di agenti biologici da parte delle organizzazioni terroristiche. E’ stato presentato al Senato un rapporto a firma del National Bio-surveillance Integration Center sulla minaccia di disastri biologici artificiali e naturali in entrata negli Stati Uniti.

“Gli effetti dei cambiamenti climatici, la connettività globale, i progressi della biotecnologia e l'instabilità in Medio Oriente, Africa ed Asia aumentano la probabilità di un evento biologico in patria. La biologia sintetica e la modifica del gene offrono in prospettiva grandi scoperte mediche. Tuttavia, offrono anche alle organizzazioni internazionali terroristiche, l’occasione per modificare gli organismi per scopi dannosi. Allo stesso modo, focolai di influenza aviaria emergenti e batteri resistenti agli antibiotici, rappresentano un rischio per gli Stati Uniti. Entro 24 ore, un individuo infetto con agente patogeno (naturale o artificiale), può atterrare sulle nostre coste ed innescare un focolaio con conseguenze di portata nazionale o globale”. Tali rischi sono stati evidenziati in precedenza in una testimonianza al Congresso del direttore della National Intelligence James Clapper.

Fondata nel 2004, la missione del National Bio-surveillance Integration Center è quello di identificare un potenziale evento biologico ed attivare tutte le procedure per la caratterizzazione, localizzazione ed il monitoraggio di un evento biologico di rilevanza nazionale. Unità biologiche sono presenti in oltre 900 uffici federali e 1.500 statali.

“Durante l'ultima epidemia di Ebola in Africa occidentale, il Department of Homeland Security ha fornito intelligence interdipartimentale ai governi statali e locali e diretto la ricerca per caratterizzare la minaccia, colmando le lacune in materia di salute pubblica e risposte operative. Abbiamo effettuato screening su 42.000 passeggeri in cinque aeroporti internazionali. Dobbiamo rimanere vigili perché le minacce biologiche continuano ad evolversi mentre ne emergono di nuove”.

La rete di difesa degli Stati Uniti: Il programma "BioWatch"

“Per contrastare gli eventi biologici su larga scala abbiamo sempre attivi i programmi di bio-rilevazione e bio-sorveglianza. Il primo garantisce il rilevamento delle minacce isolandole. Il secondo è responsabile della salute pubblica a livello più ampio nelle fasi successive al contagio. Il programma BioWatch garantisce pianificazione, formazione e diagnosi precoce in caso di attacco biologico. Con più di 30 grandi aree metropolitane in tutto il paese, il programma coinvolge le principali agenzie. Se attaccati, BioWatch si attiva e sovrintende le principali agenzie e coordina efficaci risposte ad un evento di bioterrorismo potenzialmente catastrofico. I nostri nemici continuano a sviluppare la biotecnologia”.

Negli ultimi due anni, BioWatch è stato convalidato in modo indipendente. Quattro test indipendenti sono stati condotti nel corso degli ultimi sei anni ed effettuati 30.400 campioni per monitorare le operazioni. BioWatch è stato attivato per la prima volta lo scorso anno quando in un uomo, a Denver, è stato identificato il Francisella tularensis batterio che causa la tularemia, detta anche febbre dei conigli.

(foto: U.S. DoD)