L'Armed Services Committee della Camera ha deciso di staccare la spina al programma F-117. Secondo le direttive, tutti i velivoli dovrebbero essere trasferiti presso la Davis-Monthan Air Force Base, in Arizona (anche se difficilmente avverrà).
Fino a ieri, il Pentagono manteneva operativa una piccola flotta Nighthawk riconvertita come tester sperimentali per valutare la capacità di un sistema radar di rilevare e tenere traccia degli oggetti volanti a bassa osservabilità. Gli F-117 ancora in servizio, erano stati dotati anche di nuovi materiali radar-assorbenti e rivestimenti applicati sulla struttura. Mai confermata, infine, la riconversione senza pilota di qualche cellula F-117.
I Nighthawk sono stati utilizzati dagli Stati anche per testare le nuove tattiche di penetrazione in sistemi altamente protetti. Nel 2008, l’Air Force ha ufficialmente messo in pensione la “flotta nera” presso il Test Range di Tonopah, nel Nevada.
L'Armed Services Committee della Camera ha rimosso il precedente requisito che imponeva all’Air Force di “mantenere la flotta in una condizione che avrebbe consentito la ripresa delle operazioni di volo”. Il deserto dell’Arizona, per le particolari condizioni climatiche, è ritenuto ottimale per la conservazione dei velivoli. Circostanze che, però, non saranno valide per il prezioso e delicato rivestimento del Nighthawk. Ecco perché l’Air Force avrebbe proposto di smantellare la linea, invece che destinarla a morte sicura nel deserto. Alcuni F-117 saranno ceduti ai musei del paese.
Finisce con un tratto di penna, la storia del primo aereo stealth operativo del mondo. Gli Stati Uniti hanno costruito sessantaquattro F-117 e cinque prototipi. Un F-117 è stato abbattuto sopra la Serbia nel 1999.
(foto: Lockheed Martin)