L'India ringrazia l'Italia: annullato contratto da 300 milioni per i siluri di Finmeccanica

(di Franco Iacch)
25/05/16

Il governo indiano ha annullato il contratto da 300 milioni di dollari con Finmeccanica. L'accordo prevedeva la fornitura di siluri Black Shark, parte integrante e sistema d’arma primario per i sei nuovi sottomarini classe Scorpène. Ogni sottomarino era stato progettato per trasportare 16 siluri realizzati dalla Whitehead Alenia Sistemi Subacquei (WASS). Il Ministero della Difesa indiano procederà nelle prossime ore ad indire una nuova gara (WASS sarà esclusa) per la fornitura dei siluri pesanti.

Considerando le esigenze, la Marina indiana potrebbe effettuare un acquisto diretto. Il Ministero della Difesa starebbe valutando i siluri SeaHake di Atlas Elektronik realizzati in Germania e gli F21 francesi.

WASS Italia, società di Finmeccanica, era risultata vincitrice nella gara di appalto per l’approvvigionamento dei siluri pesanti per la nuova classe di sottomarini dell’India. La fornitura di 98 siluri commissionata a Finmeccanica (oggi Leonardo-Finmeccanica), per un valore complessivo di 300 milioni di dollari è congelata dal Ministero della Difesa indiano dal 2012 a causa delle presunte tangenti sull'appalto da 560 milioni per 12 elicotteri AW101 di AgustaWestland venduti all'India nel 2010.

Lo scorso agosto, il ministro della Difesa Manohar Parrikar ha sottolineato la necessità del processo di approvvigionamento, considerando le imperative esigenze della sicurezza nazionale. Successivamente, il Ministero della Difesa ha deciso di consultare il Ministero della Giustizia. Tuttavia, considerando le controversie ancora in corso con AgustaWestland, il governo indiano ha preferito annullare il contratto e procedere alla selezione di un nuovo fornitore.

Il programma ‘75’ prevede la realizzazione di sei sommergibili classe Scorpène entro il 2020. La Marina indiana ha siglato un contratto di 4,6 miliardi di dollari con la Francia, nel 2005, per costruire sotto licenza la piattaforma progettata dalle società DCNS. I lavori sul primo battello sono iniziati nel maggio del 2009. Il Kalvari, in mare da poche settimane per le prove in mare, è il primo sottomarino indiano pensato per operare a profondità maggiori, rispetto agli altri delle sue stesse dimensioni, stimata in 300 metri (350 test).

Il progetto utilizza un particolare “acciaio specifico ad alto rendimento” che gli consente di operare a tali profondità mentre l’intera classe è stata realizzata con tecniche e protocolli di sicurezza per attenuare ogni tipo di emissione sonora subacquea. Il profilo stesso della classe Scorpène dovrebbe essere difficilmente rilevabile dai sonar nemici. Il secondo battello, il Khanderi (S-51), entrerà in servizio nel 2017.

I sottomarini d'attacco diesel-elettrici classe Scorpène sono stati progettati dalle società DCN e Navantia, unite nel consorzio DCNS. La piattaforma è dotata anche di propulsione indipendente dall'aria supplementare (il modulo AIP è indiano). I sistemi AIP consentono al sottomarino non nucleare di operare senza l’utilizzo dell’aria esterna. Mentre per il reattore di un sottomarino nucleare si deve pompare continuamente liquido di raffreddamento, generando una certa quantità di rumore rilevabile, i battelli non nucleari alimentati a batteria con sistema AIP, navigherebbero in silenzio. La propulsione AIP gli consente di estendere la sua navigazione ad un massimo di 70 giorni.

Lungo poco meno di 70 metri, con una larghezza di 6,2 metri ed un dislocamento di 1700 tonnellate, prevede un equipaggio di 31 uomini. La sua velocità massima in immersione è stimata in 37 km/h mentre la navigazione in superficie può raggiungere i 22 km/h. I sei tubi da 533mm sono progettati in forma primaria per lanciare siluri pesanti, missili antinave Exocet o trenta mine.

(foto: Indian Navy / Leonardo-Finmeccanica)