Entro le prossime quattro settimane, la portaerei russa Admiral Kuznetsov si metterà in viaggio per raggiungere il Mediterraneo orientale e combattere contro Stato islamico. Il vettore sarà operativo con il suo gruppo da battaglia.
Lo Stato Maggiore ha già approvato un piano per il rischieramento operativo del vettore nella Repubblica araba siriana. La Kuznetsov sarà schierata poco distante dalla costa siriana, così da consentire al gruppo aereo imbarcato di completare tutte le attività militari programmate. Il gruppo di volo della portaerei russa si coordinerà con la forza aerea di stanza nella base di Hmeymim.
Lo Stato Maggiore russo ha già confermato il numero degli aerei imbarcati sul vettore: 15 caccia tra Su-33 e MiG-29K/KUB (foto) e dieci elicotteri Ka-52K, Ka-27 e Ka-31. I Su-33 effettueranno missioni CAP, Combat Air Patrol, equipaggiati con missili R-27 (AA-10 Alamo) a medio raggio e R-73 ( AA-11 Archer) a corto raggio. I multiruolo MiG-29K/KUB effettueranno raid contro le postazioni dei terroristi, utilizzando equipaggiamento a caduta libera ed a guida laser. Allo stesso tempo, i caccia potranno essere equipaggiati anche con missili aria-aria, compreso il medio raggio R-77 (AA-12 Adder). Gli elicotteri della famiglia Ka-27, pattuglieranno le coste della Siria per la sorveglianza e la ricognizione nell’area di pertinenza del vettore. I KA-52K, infine, scorteranno gli elicotteri da trasporto russo.
Dopo il pattugliamento nel Mediterraneo, la Kuznetsov entrerà in cantiere per lavori di rifacimento dell’intero ponte di volo, con sostituzione del rivestimento e del sistema di decollo ed atterraggio. Tali interventi, fissati per l’inizio del 2017, dureranno tre anni.
La portaerei ha ormai concluso la fase di addestramento nel Mare di Barents dopo le riparazioni presso il cantiere 82, a Roslyakovo, nella regione di Murmansk. La Admiral Kuznetsov ha subito lavori agli apparati elettro-meccanici e sono stati sostituiti alcuni componenti della trasmissione della nave. L’incrociatore pesante portaeromobili missilistico, utilizza il sistema Short Take Off But Arrested Recovery o STOBAR per il decollo e l’atterraggio dei velivoli.
Costruita presso il Cantiere Mykolaiv Sud (oggi Ucraina) a metà degli anni ‘80, la Admiral Kuznetsov è divenuta pienamente operativa solo nel 1995, a causa dei drastici tagli al bilancio della Difesa russo a seguito del crollo dell'Unione Sovietica. La nave, progettata per colpire grandi bersagli di superficie e proteggere le rotte marittime dagli attacchi nemici, è in grado di trasportare un massimo di 52 velivoli ad ala fissa e rotante ed l'unica al mondo a poter operare anche alle latitudini polari. Il gruppo aereo imbarcato comprende Su-25 UTG, Su-33 (Flanker-D), MiG-29K/KUB ed elicotteri Ka-27 e Ka-29.
Sebbene progettata per operare in modo indipendente, il ritorno mare della Admiral Kuznetsov riceverà particolare attenzioni dall’Ammiragliato russo per l’allestimento del suo carrier battle group. Scontata la presenza di almeno due cacciatorpediniere della classe Sovremenny ed Udaloy, in una manifestazione di potenza (ed indubbio fascino), il Cremlino potrebbe optare per concedere alla Kuznetsov il gruppo da battaglia dell’incrociatore lanciamissili pesante a propulsione nucleare Pyotr Veliky, ammiraglia della Flotta del Nord. In mare dallo scorso maggio dopo due anni di lavori di ammodernamento, è normalmente scortato da cinque cacciatorpediniere. L’ultimo viaggio del Pyotr Veliky risale al gennaio del 2014, durante un esercitazione nel Mediterraneo. In quel frangente, restò in attività per sette mesi.
Il Pyotr Veliky (foto a sx) è la più grande nave da guerra a propulsione nucleare del mondo, equipaggiata con missili antinave Granit e di difesa Fort, versione navale dell’S-300. Nel 2019 l'incrociatore pesante entrerà nuovamente in cantiere per ulteriori interventi mirati all’implementazione dei missili ipersonici Tsirkon. Il primo pattugliamento con missili ipersonici dovrebbe avvenire entro il 2022.
Gli incrociatori missilistici da battaglia a propulsione nucleare classe Kirov sono le più belle navi dell’era sovietica. Ne sono state costruite quattro (soltanto una è attiva, due dovrebbero essere rimesse in servizio entro il 2020, mentre la quarta è stata demolita) e rappresentano la massima espressione sovietica delle navi da battaglia di prima linea. Il loro armamento è cosi pesante che non esiste un loro equivalente occidentale.
Il pesantissimo armamento delle Kirov comprende, come dotazione principale, venti missili SS-N-19 Shipwreck. Parliamo di un missile antinave corazzato, dal peso di sette tonnellate, lungo dieci metri e con un raggio d’azione di 700 km. Se lanciati a sciame, i missili in grado di interagire tra di loro stabilendo la priorità. Lo Shipwreck equipaggia le Kirov, la Admiral Kuznecov ed i sottomarini nucleari d’attacco classe Oscar-II, pensati specificatamente per il ruolo di Carrier Killer. Considerando la presenza nel Mediterraneo in turnazione degli incrociatori classe Slava, la scelta del Pyotr Veliky e relativo gruppo da battaglia potrebbe essere la migliore per svariati motivi. Scontata, infine, la presenza di un sottomarino d’attacco, probabilmente un Varshavyanka, proveniente dalla Flotta del Mar Nero.
La portaerei russa Admiral Kuznetsov sarà in battaglia contro lo Stato islamico per quattro mesi. Le attività di volo proseguiranno fino al mese al prossimo mese di gennaio.
(foto: MoD Fed. russa)