Russia, lanciati tre missili balistici in 24 ore: successo per i Sineva, il Topol è una conferma

(di Franco Iacch)
13/10/16

Il K-407 Novomoskovsk, sottomarino classe Delta-IV in servizio con la Flotta del Nord, ha lanciato con successo un missile balistico intercontinentale Sineva dal Mare di Barents. L’SS-N-23 ha colpito il bersaglio designato nel poligono di Kura, nella penisola di Kamchatka. È quanto comunica lo Stato Maggiore russo.

"Il lancio è stato effettuato da posizione sommersa. La testata del missile ha colpito il bersaglio nel nord-est della Russia”.

Il Sineva è considerato uno dei migliori Submarine-launched ballistic missile dell’intero inventario russo con testata Mirv, pensato per equipaggiare tutti i Delta. Mosca ha in servizio quattro Delta III e sei Delta IV.

I Delfin, ad oggi, rappresentano la spina dorsale della deterrenza russa. L’intera classe è stata convertita per essere equipaggiata con l’ultima versione del missili R-29RMU Sineva, l’U2 Layner, operativa dalle fine del 2014.

A differenza dei Bulava, i test di fuoco degli R-29RMU2 Layner effettuati dal K-84 Ekaterinburg e dal K-114 Tula, si sono rivelati fin da subito un successo. Grazie al nuovo sistema d’arma, in grado di trasportare fino a dodici testate Mirv/Marv a rendimento variabile, la vita operativa dei Delfin è stata estesa fino al 2030, anno in cui inizierà la graduale radiazione dal servizio.

Nelle ultime 24 ore, il Ministero della Difesa russo ha confermato altri due lanci di missili balistici. Il primo missile è stato lanciato dal sottomarino K-433 Georgy Pobedonosets dal mare di Okhotsk. L’unità classe Kalmar Progetto 667BDR è in servizio con la Flotta del Pacifico dal 2010. Il Sineva lanciato ha colpito il poligono di Chizha, nel nord della Russia. Il secondo missile, Topol-M (SS- 27 Sickle-B), è stato lanciato dallo spazioporto di Plesetsk verso il poligono nella penisola di Kamchatka. Il missile a tre stadi a propellente solido, continua a dimostrare alta precisione e, complessivamente, buone prestazioni, colpendo il bersaglio designato sul poligono di tiro nella penisola di Kamchatka, in Russia.

Il missile a tre stadi Topol a propellente solido a guida di tipo inerziale autonomo, sarebbe immune allo Scudo Antimissile americano (ABM), grazie alle sue capacità di compiere brusche virate, rilasciare falsi bersagli, oltre alla completa schermatura contro ogni tipo di attacco Emp o laser. L’unica possibilità di abbatterlo sarebbe nella fase di spinta (Boost Phase): compito che spetterebbe agli intercettori basati in Polonia.

Il Topol, con i suoi 10 mila km di gittata, potrebbe colpire impunemente qualsiasi parte degli Stati Uniti. La sua probabilità di errore circolare è stimata in 350 metri: trasporta una singola testata con una resa massima di 550 kilotoni. Il Topol è stato progettato dal Moscow Institute of Thermal Technology, per essere facilmente riconvertito per il trasporto massimo di sei testate Mirv.

A differenza della sua controparte statunitense, il Topol può essere lanciato sia da rampe mobili che da silos.

(foto: MoD Fed. russa)