Subito dopo il suo primo pattugliamento nel Mediterraneo, la portaerei russa Admiral Kuznetsov ritornerà in cantiere per interventi di ammodernamento. I lavori inizieranno entro il primo trimestre del 2018, un anno dopo rispetto a quanto affermato in precedenza dal Ministero della Difesa russo. E’ quanto confermano dalla United Shipbuilding Corporation.
La nave resterà in cantiere per tre anni. Nel 2021 ritornerà in mare. Il contratto con la United Shipbuilding Corporation, del valore di diversi miliardi di rubli, è stato siglato. Convalidati i progetti del Nevskoye Design Bureau.
I lavori sul vettore interesseranno principalmente il ponte di volo, compresa la sostituzione del rivestimento e l’intero sistema di decollo ed atterraggio. L’incrociatore pesante portaeromobili missilistico, utilizza il sistema Short Take Off But Arrested Recovery o STOBAR per il decollo e l’atterraggio dei velivoli.
Costruita presso il Cantiere Mykolaiv Sud (oggi Ucraina) a metà degli anni ‘80, l'Admiral Kuznetsov è divenuta pienamente operativa solo nel 1995, a causa dei drastici tagli al bilancio della Difesa russo a seguito del crollo dell'Unione Sovietica. La nave, progettata per colpire grandi bersagli di superficie e proteggere le rotte marittime dagli attacchi nemici, è in grado di trasportare un massimo di 52 velivoli ad ala fissa e rotante. Il gruppo aereo imbarcato comprende Su-25 UTG, Su-33 (Flanker-D), MiG-29K/KUB ed elicotteri Ka-27 e Ka-29.
Prima di raggiungere il Mediterraneo, la portaerei è stata per dieci mesi in riparazione presso il cantiere 82, a Roslyakovo, nella regione di Murmansk. L'Admiral Kuznetsov ha subito lavori agli apparati elettro-meccanici e sono stati sostituiti alcuni componenti della trasmissione della nave.