Non c'è nessuna guerra in corso, ma il Corpo dei Marines degli Stati Uniti continua a perdere aerei nel Pacifico. L'ultimo, un MV-22 Osprey, è caduto in prossimità della costa di Okinawa questa notte costringendo a terra l'intera flotta di convertiplani medi di stanza alla Marine Corps Air Station Base di Futenma.
L'apparecchio in questione stava conducendo un operazione di rifornimento in volo al largo di Okinawa nella notte di mercoledì, quando le pale di uno dei due rotori hanno colpito la linea di rifornimento facendo perdere l'assetto al velivolo che secondo le dichiarazioni del pilota 'tremava violentemente dopo lo sganciamento'.
Per evitare di perdere il controllo su aeree abitate, dunque mettere a repentaglio l'incolumità della popolazione, il comandate dell'Osprey ha deciso di evitare di volare sulla terraferma cercando di raggiungere Camp Schwab volando sul mare. L'aereo è caduto in mare in prossimità della costa e tutti e 5 i membri dell'equipaggio sono stati tratti in salvo, due rimarranno in ospedale per accertamenti ha comunicato il lt. gen. Lawrence D. Nicholson, comandante del III Marine Expeditionary force.
Questo incidente avvenuto poco dopo la perdita dell' F/A -18 caduto al largo del Giappone occidentale (v.articolo), dopo la perdita di un AV-8B Harrier (v.articolo) e dopo 6 incidenti aerei registrati del 2015 fa riflettere sulla quantità di perdite e di rischio per i piloti che si sta concentrando in quest'area.
Il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha dichiarato ai giornalisti che questo ennesimo incidente è "estremamente spiacevole", aggiungendo che la sicurezza della popolazione giapponese deve essere assolutamente garantita per quanto riguarda le missioni aeree dei velivoli USA.
(foto: USMC)