Il programma A-X mira alla realizzazione, così come avvenuto per l’A-10, di un asset blindato in grado di portare in volo l’arma tattica aviotrasportata più potente del pianeta: il cannone tipo gatling da 30mm a sette canne rotanti GAU-8 Avenger, in grado di distruggere qualsiasi carro armato esistente a 7 km di distanza.
Proposto nel 2009 nell’ambito di un processo di acquisizione dell’Air Force per cento velivoli da attacco leggero per sostituire gli A-10 nei teatri dove non era richiesto il loro particolare profilo operativo, il programma fu poi vittima dei tagli al bilancio. L’Air Force acquisì venti A-29 Super Tucano schierati in Afghanistan lo scorso anno. L'elezione di Donald Trump potrebbe dare una spinta al bilancio per una nuova flotta di aerei leggeri da attacco.
L’idea concettuale alla base del Machete, proposto in diverse varianti nella sua innovativa schiuma metallica, è il sistema offensivo primario: il GAU-8 da 30 millimetri. Il nuovo Machete sarà proposto anche nella sua variante pesantemente corazzata che ha idealmente raggiunto il peso di un A-10. Quest’ultima versione è ritenuta in grado di resistere ai colpi dei cannoni da 23mm e contro alcuni da 57 mm.
Il precedente programma OA-X non è stato concepito per sostituire la flotta A-10, ma per fornire ai comandanti sul campo un’opzione a basso costo ad integrazione del Warthog. Un’alternativa momentanea quindi, per un velivolo leggero in grado di compiere tutte le missioni che non richiedono il grado di efficienza dell’A-10. L’Air Force, intanto, continuerà a sviluppare la nuova piattaforma tattica per il supporto aereo ravvicinato in sostituzione dell’A-10 Warthog con il programma A-X.
La decisione di avviare il programma A-X risale al marzo del 2015, quando Air Force e Pentagono elaborarono le opzioni principali per sostituire il Warthog che resterà in servizio almeno fino al 2028 (vincolo stabilito dal Congresso) e con la possibilità di continuare a combattere fino al 2040. Il Pentagono continua ad investire risorse nel programma Future of Close-Air Support che prevede tre possibili alternative: costruire l’A-X, utilizzare gli attuali asset per soddisfare le missioni CAS o estendere la vita dell’A-10 almeno fino al 2040/45.
La nuova piattaforma CAS dovrà essere progettata per garantire il supporto ravvicinato in ambiente che presenta moderni e stratificati sistemi di difesa. L’A-10, oggi può operare soltanto in ambienti permissivi. Il programma A-X, rispetto ai precedenti, contempla anche la possibilità di potenziare le cellule già esistenti che dovranno però rispettare i requisiti fissati dall’Air Force. Se così fosse, l’Air Force, per risparmiare tempo e denaro, potrebbe puntare tutto su un Warthog 2.0. Una nuova piattaforma quindi, che conserverebbe le capacità attuali dell’ A-10, migliorandone le criticità come, ad esempio, la scarsa potenza delle General Electric TF-34. Queste ultime non consentono all’A-10 di decollare a pieno carico.
Il ruolo CAS non richiede profili aerodinamici ipersonici. Ecco perché la velocità di crociera (360 nodi idealmente) dovrà comunque essere aerodinamicamente compatibile con un raggio di virata stretta a bassa velocità. Il nuovo velivolo dovrebbe essere in grado di effettuare un minimo di venti attacchi contro obiettivi di fanteria o undici attacchi contro carri armati durante una singola sortita. Inoltre, il Warthog 2.0 potrebbe anche essere in grado di colpire bersagli mobili ad otto miglia nautiche di distanza ad altitudini superiori ai 20.000 piedi. In termini di sopravvivenza, qualsiasi aeromobile CAS di nuova generazione avrà ancora due motori e sistemi ridondanti. Dovrà sopravvivere anche se colpito da un missile SA-18.
La proposta della Stavatti Aerospace è viziata dal singolo propulsore, nelle varianti ad elica e a turbina, ereditato dal programma OA-X.
(immagini: Stavatti Aerospace Ltd)