Dopo una lunga sosta per i lavori di ristrutturazione totale e di ammodernamento, la nave scuola della Marina Militare “Amerigo Vespucci” è pronta per risolcare i mari, lo farà partendo dal porto di La Spezia verso le Americhe, una rotta che mancava dall’ormai lontano 2000.
La missione addestrativa che partirà il 19 aprile è stata presentata oggi al porto di Civitavecchia, proprio sul cassero della “nave più bella del mondo”, alla presenza del comandante della nave, il capitano di vascello Angelo Patruno, del capo di stato maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Valter Girardelli e del capo di stato maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. Il primo a prendere la parola è stato proprio il comandante della Vespucci, il quale, senza nascondere l’emozione, ha parlato di quanto sia onorevole il compito a lui affidato, essendo questo ruolo uno dei sogni che aveva da bambino, un sogno che con dedizione e pazienza è riuscito a far avverare. “Rappresentare i valori e le tradizioni della Marina Militare da un senso di responsabilità unico a me, agli effettivi, ai volontari ed a tutti gli allievi della I classe”, queste le parole del comandante Patruno, al quale spetta l’arduo compito di iniziare la formazione per quella che sarà, un domani, la classe dirigente della Marina Militare.
La formazione “unica ed importante”, per citare l’ammiraglio Girardelli, che si effettua sulla nave Vespucci è una palestra fondamentale per la vita in mare, visto che permette di finire i 6 mesi di navigazione con un bagaglio di conoscenze e di esperienze unico nel suo genere. Ma non solo, perché l’Amerigo Vespucci, come ha ricordato il capo di stato maggiore della Marina, tornerà nelle Americhe, che devono il suo nome proprio all’esploratore fiorentino, per mostrare: “l’eccellenza italiana sugli oceani, portando lo spirito autentico degli italiani che sono in Marina”. In realtà, però, tra gli imbarcati a La Spezia ci saranno anche allievi ufficiali delle altre forze armate italiane, a un solo scopo: aumentare sempre di più l’interoperabilità delle forze armate. Una questione su cui tanto preme il capo di stato maggiore della Difesa Graziano. Saper affrontare le sfide del futuro in maniera interforze sarà importantissimo per il futuro della sicurezza nazionale e dei mari, che è sempre più messa a repentaglio dai continui traffici illeciti nei mari di tutto il mondo e, per questo, è necessario, secondo Girardelli, garantire la sicurezza del mare e il suo lecito utilizzo affinché si possa garantire anche la sicurezza dei nostri confini nazionali.
L’addestramento è quindi fondamentale e il lancio della campagna d’istruzione 2017 deve essere un motivo d’orgoglio per tutte le forze armate, una crociera lunga che passerà nel Canada per i festeggiamenti del 150° anniversario di fondazione della Confederazione canadese, fermandosi poi negli Stati Uniti, facendo infine ritorno in Italia, passando però anche per il Portogallo e per la Spagna. Sei mesi di navigazione molto duri per l’equipaggio del Vespucci.
“Però - ha sottolineato il capo di stato maggiore della Difesa Graziano – l’addestramento è importante per il futuro lavorativo di ogni soldato”, questo perché senza la formazione stessa sarebbe stato difficile avere una classe di ufficiali capace di comandare nelle missioni operative sparse sul tutto il globo. La capacità di comandare è un’altra caratteristica che si acquisisce con la formazione, perché: “Un ufficiale deve imparare che ci sarà un momento nel quale bisognerà prendere il coraggio di dare un ordine”, ha chiosato Graziano, aggiungendo: “Per questo è importantissimo che nella navigazione siano presenti anche volontari in ferma prefissata, i quali permetteranno agli allievi ufficiali di poter sviluppare subito il loro carisma e la loro capacità di dare ordini assumendosi delle responsabilità”.
Ma la nave scuola Amerigo Vespucci non è solo sudore e fatica, è anche molto di più. Una parte di storia della Marina Militare, e di conseguenza dell’Italia intera, che dal 1931 ha formato più di 10 mila ufficiali e che continua a mantenere la capacità di preparazione e di addestramento unica nel suo genere. “Una storia che andrebbe difesa e diffusa il più possibile”, si è augurato il generale Graziano, lanciando l’augurio, al quale è obbligatorio associarci, che la nave Amerigo Vespucci possa avere sempre il vento in poppa.
(foto: Marina Militare / Davide Bartoccini / Matteo Acciaccarelli)