Nel 2013 il Reparto Sperimentale dell’Aeronautica Militare italiana ha ultimato le prove di omologazione per la conversione in cannoniera volante leggera del noto velivolo da trasporto medio C 27J Spartan, in forza in 12 unità, alla 46° Aerobrigata. Dal 2015 sono operativi tre aeromobili. Denominato MC 27J Praetorian, è equipaggiato con un cannone ATK da 30 mm, posizionato in corrispondenza del portellone laterale di carico. L’arma, insieme al munizionamento e al sistema di controllo e direzione del tiro, è collocata su pallet amovibile. La conversione da velivolo da trasporto a cannoniera volante leggera può essere effettuata in tempi relativamente brevi (circa due ore).
Nei progetti dello Stato Maggiore dell’Aeronautica c’è anche la possibilità di utilizzare il Praetorian come vettore CAS (Close Air Support). Infatti a prua dell’aereo si trova il cupolino con camera termica e sistema laser per la designazione dei bersagli, grazie a un rack posizionato sulla rampa posteriore, è possibile sganciare bombe. Inoltre la presenza di due piloni sub-alari consentono il trasporto di missili a guida laser come gli AGM-176 Griffin.
Con l’entrata in servizio del sistema Praetorian l’Aeronautica Militare italiana diventa la seconda forza aerea al mondo - e la prima in Europa - ad utilizzare le cannoniere volanti (l’USAF utilizza cannoniere volanti da decenni, avendo cominciato con i DC-47 Dakota per arrivare alle ultime versioni dell’AC-130 (foto a dx ed in basso).
L’ulteriore evoluzione dello Spartan non può che accrescere la capacità operativa della forza aerea nazionale, fornendo uno strumento efficace nel contrastare quelle minacce sempre più diffuse negli odierni scenari di crisi.
Tuttavia il sito ufficiale dell’Aeronautica non riporta alcuna informazione in merito, infatti la politica di difesa nazionale è impegnata da anni nell’occultare qualunque tipo di mezzo concepito per l’attacco – anche se rappresenterebbe un vanto tecnologico per l’industria nazionale – privilegiando unicamente l’aspetto umanitario e disarmato.
Troppo spesso in Italia caccia intercettori come il Typhoon sono descritti come "aeromobili da sorveglianza" mentre i bombardieri Tornado IDS preferibilmente con ruolo da "ricognitori".
È altresì evidente che, in questa diffusa ortodossia pacifista, i velivoli da trasporto non possono che essere presentati come vettori (disarmati) adibiti unicamente al trasporto di aiuti umanitari alle popolazioni bisognose.
(foto: Leonardo / U.S. Air Force)