Le truppe aviotrasportate della Federazione Russa (VDV, Vozdushno-Desantniye Voiska), pur facenti parte delle Forze Terrestri, costituiscono una branca indipendente all’interno delle Forze Armate.
Le VDV sono formate da quattro divisioni e altrettante brigate di manovra, oltre a una brigata di forze speciali; rappresentano una componente ad alta mobilità e prontezza operativa.
Come tutte le Forze Armate della Federazione Russa, anche le truppe aviotrasportate stanno subendo una profonda ristrutturazione.
Dal prossimo anno infatti verranno creati tre nuovi battaglioni carri, due in forza alla 76° divisione d’assalto aviotrasportata e alla 7° divisione d’assalto da montagna aviotrasportata e uno in una delle brigate d’assalto aviotrasportate.
Come dichiara il comandante delle Forze Aviotrasportate, colonnello Generale Andrey Serdyukov, a partire dal 2018 tre compagnie carri saranno trasformate in battaglioni carri nelle due divisioni aviotrasportate e in una brigata aviotrasportata.
Già da quest’anno i reparti interessati riceveranno circa 150 veicoli da combattimento aviolanciabile BMD-4M e il nuovo cingolato aviolanciabile anfibio Kurganmashzavod BTR-MD RAKUSHKA.
La configurazione generale del BMD può risultare simile a quella di tutti gli altri veicoli della categoria. Infatti la torretta è collocata come al solito in posizione centro/anteriore, mentre lo scafo (in lega d’alluminio) è dotato di treno di rotolamento costituito da sei doppie ruote portanti per lato collegate allo scafo mediante un sistema di sospensione di tipo idropneumatico.
Tuttavia la ruota mortice non è posizionata anteriormente, come tutti gli IFV, ma è sistemata posteriormente. Questo significa che l’apparato propulsive è dietro invece che davanti. Questa soluzione, che ha condizionato la sistemazione interna della squadra di paracadutisti trasportata, permette di avere un centro di gravità in posizione più favorevole con effetti positivi sulle caratteristiche anfibie del mezzo (ritenuta di fondamentale importanza dallo Stato Maggiore Russo).
Il posizionamento posteriore del propulsore ha comportato una particolare sistemazione centrale dei componenti della squadra d’assalto che per entrare o uscire dal veicolo devono superare il gradino rappresentato dal vano motore e sono quindi costretti ad utilizzare, oltre agli usuali portelli posteriori, anche i due corrispondenti portelli superiori.
Tuttavia l’imgombro vertical del gradino è ridotto grazie alla configurazione quasi a sogliola del diesel sovralimentato mediante turbocompressore UDT-29. Si tratta di un motore policarburante a 4 tempi raffreddato ad acqua, sistemato trasversalmente, con 10 cilindri raggruppati in due banchi formanti un angolo di 144°, in grado di sviluppare 420 HP nella versione iniziale e 500 HP nella versione successive (UDT-29M). La trasmissione è di tipo idromeccanico con 4 marce avanti e 2 indietro mentre il sistema di sterzatura è idrostatico.
Su strada il BMD può raggiungere i 70 km/h, mentre in acqua, grazie a due idrogetti, è in grado di muoversi a 10 km/h.
L’equipaggio è disposto in maniera analoga a quella adottata per la famiglia di veicoli corazzati per la fanteria BMP: il pilota è sistemato al centro della sezione frontale; nella torretta trovano posto il capocarro (sulla destra) e il cannoniere (sulla sinistra); dietro il cesto torretta sono disposti, trasversalmente allo scafo, 5 sedili per altrettanti componenti della squadra d’assalto, altri due sedili si trovano ai lati di tale cesto.
Una delle caratteristiche più originali del BMD-4M è certamente costituito dal suo sistema d’arma Tulamashzavod ( KBP ) 2K23, ottenuto associando rigidamente un cannone rigato a bassa pressione 2A70 da 100 mm con una mitragliera 2A72 da 30 mm e una mitragliatrice PKT da 7,62 mm. Una soluzione di tale tipo non era mai stata presa in considerazione. Questo complesso, sistemato su affusto stabilizzato elettronicamente su 2 assi, ha un arco di tiro da -6° a +60°, cos ache consente anche l’ingaggio – con il 30 mm – di velivoli lenti. Gli elicotteri possono comunque essere ingaggiati anche con il missile 9M117.
La ragione dell’adozione di un armamento tanto potente potrebbe essere ricercata nel concetto dell’incorporazione di una grande potenza di fuoco sul maggior numero di IFV, facendo sì che essi potessero espletare il ruolo di trasporto truppe, disponendo nello stesso tempo di un armamento il più vicino possibile a quello degli MBT.
Comunque sia, il pezzo da 100 mm 2A70, per la sua bassa velocità iniziale (250 m/sec.), può essere fatto rientrare più correttamente nella categoria degli obici. La sua ragion d’essere è essenzialmente legata alla possibilità d’impiego di granate ad alto esplosivo da utilizzare contro la fanteria trincerata. Per questo scopo il 2A70 dispone di munizionamento HE Frag del tipo 3UOF17 pesante 15,6 kg, di cui 1,7 rappresentati dall’esplosivo.
Per il tiro controcarro esistono le munizioni 3BM25 e 3UBK 10-3. Il proietto di quest’ultima è costituito dal missile a guida laser 9M117 BASNYA (AT-10 STABBER in codice NATO) con gittata massima di 4.000 metri e capacità di perforazione di 550 mm di acciaio omogeneo.
A fronte di un armamento poderoso si è invece prestata poca attenzione – almeno per gli standard occidentali – alla protezione del veicolo.
Il primo elemento negativo che emerge è costituito dalla configurazione generale: il posizionamento posteriore del propulsore priva infatti l’arco frontale di un importante elemento protettivo.
Per quanto concerne la corazzatura vera e propria, lo scafo e la torretta sono realizzati in lega d’alluminio con piastre d’acciaio sistemate solo nell’arco frontale. Probabile che l’intento sia stato quello di dar vita ad una struttura in grado di resistere al munizionamento da 25 mm.
Tuttavia, come accade su molti veicoli corazzati russi, si cerca di incrementare la protezione attraverso l’installazione di sistemi di difesa come il Tshu 1-7 SHTORA (del tipo optronico attivo) o ARENA (del tipo attivo basato sul lancio, opportunamente guidato da un sofisticato sistema comprendente sensori radar, granate speciali la cui esplosione è in grado di distruggere missile diretti contro il mezzo).
IL BTR-MD (foto sotto) è destinato ad affiancare in operazione il BMD, di cui utilizza lo stesso apparato propulsivo e il tradizionale treno di rotolamento che consente di sollevare le ruote portanti in modo da far appoggiare lo scafo sul terreno.
Il veicolo è in grado di trasportare una squadra di 12 paracadutisti, oltre ai tre di equipaggio. Privo di torretta, ma dotato frontalmente di una mitragliatrice PKT da 7,62 mm (che può essere integrate da una seconda arma su affusto esterno); i piani dello Stato Maggiore Russo prevedono che venga realizzato nelle versioni portamortaio, posto commando, veicolo ambulanza e veicolo portamunizioni.
(foto: MoD Fed russa)