29/09/2014 – Tra il 23 ed il 25 settembre, presso la Divisione Defence dell’International Quality & Productivity Center (IQPC) a Londra, il generale di brigata aerea Fabio Giunchi, comandante della Scuola di Aerocooperazione, ha partecipato, quale conferenziere, al forum internazionale “FAC2014”.

Il meeting, di livello internazionale, è dedicato allo studio e analisi delle operazioni CAS (Close Air Support – Supporto aereo ravvicinato), molte sono state le questioni affrontate, dalla formazione del FAC/JTAC (Forward Air Controller/Joint Tactical Air Controller), alle esperienze operative maturate e lessons learned (lezioni apprese) nei vari teatri operativi.

Il generale Giunchi ha focalizzato il suo intervento sulle attuali competenze e capacità della Scuola di Aerocooperazione, quale principale Istituto nazionale e interforze per l’addestramento e aggiornamento dei FAC, presentando l’iter formativo e addestrativo adottato, e le sfide future alle quali la scuola si sta aprendo, con l’”internazionalizzazione” dei propri corsi.

In particolare il comandate della scuola di Aerocooperazione di Guidonia ha sottolineato come “nello specifico settore dell’aerocooperazione, grazie alle competenze acquisite ed alle peculiari caratteristiche dell’intero processo addestrativo – peraltro recentemente certificato dal NATO-FST (FAC Standardization Team) dell’Allied Air Command (AIRCOM) – la Scuola di Aerocooperazione è l’unica autorità nazionale, designata dallo Stato Maggiore della Difesa, al rilascio delle certificazione e qualificazione dei FAC ed ambisce a divenire, con l’apertura alle forze armate dei Paesi alleati ed amici, un punto di riferimento non solo nazionale”.

L’intero iter, infatti, progettato in modo da affrontare moduli successivi, prevede la frequenza di specifici corsi di military English svolti presso le scuole di lingua dell’esercito italiano e dell’aeronautica militare; voli di “familiarizzazione” per tutto il personale in addestramento, per meglio comprendere la prospettiva del pilota durante le operazioni CAS; specifiche e complesse esercitazioni interforze, in realistici ambienti operativi, con l’impiego di assetti di volo pilotati e teleguidati; l’impiego di uno specifico simulatore basato sul concetto formativo GFT (Game for Training), che, largamente adottato anche in altri settori operativi, come la formazione e l’addestramento dei piloti, consente una vasta e diversificata scelta di realistiche ambientazioni e condizioni operative e una elevata riduzione dei costi.

La Scuola di Aerocooperazione è l’Istituto militare interforze di formazione specialistica e valenza tecnico-operativa nel campo dell’interpretazione di immagini telerilevate (aeree e satellitari) ed in quello della cooperazione aeroterrestre e aeronavale.I corsi svolti presso la Scuola di Aerocooperazione sono aperti, oltre che al personale militare delle Forze Armate, anche a personale esterno all’Amministrazione della Difesa ed al personale militare della NATO e dei Paesi partecipanti al programma internazionale di Partenariato per la Pace (PfP - Partnership for Peace), previa autorizzazione dello Stato Maggiore Difesa.

Fonte: PIO Scuola di Aerocooperazione, magg. Antonio Caliandro