10/12/2014 - Questa mattina, presso la Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, hanno avuto luogo le celebrazioni in onore della Beata Vergine Lauretana, Santa Patrona degli Aviatori.

Alla celebrazione eucaristica, presieduta dall'arcivescovo ordinario militare per l'Italia, S.E. monsignor Santo Marcianò, hanno partecipato il capo di stato maggiore dell'aeronautica militare, generale di squadra aerea Pasquale Preziosa, i vertici dello stato maggiore dell'aeronautica, gli addetti militari esteri accreditati per l'aeronautica, una rappresentanza del personale della forza armata e degli Istituti di formazione nonché degli Istituti tecnici aeronautici Nobile e De Pinedo.

Nel corso dell'omelia, mons. Marcianò ha sottolineato quanto i militari dell'aeronautica debbano essere profeti di pace."Di quale Parola, di quale verità potete e dovete essere profeti voi? - ha continuato - "Credo che una sola risposta le riassuma tutte: profeti di pace".

Nel corso del suo intervento mons. Marcianò ha poi voluto sottolineare quanto la dedizione sia un valore cardine del personale dell'aeronautica militare, disposto a sacrificare la vita per servire la propria missione. "Il nostro pensiero va ai colleghi e amici della Base Aerea di Ghedi”,  ha aggiunto Marcianò, “esempio di chi ha saputo scomparire dietro la grandezza della missione che stava svolgendo o che si preparava a svolgere”.

Al termine della celebrazione, il generale Preziosa, nel corso del suo intervento, ha affermato quanto "la devozione verso la Madonnina è universale, va oltre la componente cattolica, è un momento di riflessione profonda, in cui si sente il bisogno di poter credere in qualcosa di trascendente".

"Questo episodio - ha poi continuato il capo di stato maggiore- è tanto più acuto quando si rischia la vita come lo fanno le donne e gli uomini di questa forza armata. Per noi, quindi, la Madonna di Loreto è una seconda madre, e alle mamme si dedica sempre il pensiero più grande e gli auguri più sinceri ".

Il capo di SMA ha poi concluso il suo intervento citando le parole del sergente pilota Angelo Zanaria alla madre: “Se dovesse succedermi qualcosa non piangete troppo, noi aviatori quando moriamo siamo già in cielo, non ci accorgiamo di niente, solo restiamo per sempre in compagnia della Madre di sempre."

Terminata la celebrazione presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, il generale Preziosa ha presieduto a Palazzo Aeronautica la cerimonia di svelamento dell’iscrizione dei nomi dei quattro Ufficiali caduti nei cieli delle Marche lo scorso 19 agosto presso il Lapidario dei Tre Archi. Alla cerimonia hanno preso parte i familiari dei caduti nonché il prefetto di Ascoli Piceno e il vice sindaco di Venarotta.

Fonte: Ufficio Generale per la Comunicazione - Ufficio Pubblica Informazione - cap. Stefano Testa, ten. Simone Antonetti