23/12/2014 - Quaranta militari di cui 37 dell’Aeronautica Militare e 3 della Marina Militare del 55° Corso S.O.R. (Addetti alle Sale Operative di Reparto Aereo) hanno concluso, presso la Scuola di Aerocooperazione, l’iter formativo di attribuzione della qualifica.

Il corso, della durata di 3 settimane, si è tenuto presso la Scuola di Aerocooperazione sita sul sedime dell’Aeroporto Militare di Guidonia.

Condotto da personale insegnante interno nonché da militari in supporto da altri enti della Forza Armata, lo scopo del corso è stato quello di fornire, ai frequentatori, le nozioni necessarie per la gestione delle missioni aeree presso le Sale Operative dei Reparti Volo, del coordinamento delle attività di supporto e della gestione di flussi informativi tra le Sale Operative e i comandi sovraordinati.

Nell’ambito dell’attività formativa i frequentatori hanno altresì effettuato due visite conoscitivo-istruzionali presso il ReGISCC/RACSA (Reparto Gestione ed Innovazione Sistemi Comando e Controllo/Reparto Addestramento Controllo Spazio Aereo) di Pratica di Mare (RM) ed il COA (Comando Operazioni Aeree) di Poggio Renatico (FE) dove hanno sperimentato sul campo il compito che saranno chiamati ad assolvere.

La Scuola di Aerocooperazione è l’Istituto militare interforze di formazione specialistica e valenza tecnico-operativa nel campo dell’interpretazione di immagini telerilevate (aeree e satellitari) ed in quello della cooperazione aeroterrestre e aeronavale. Per la formazione e qualificazione dei Controllori Aerei Avanzati, la Scuola ha recentemente ottenuto anche la certificazione NATO.

I corsi svolti presso la Scuola di Aerocooperazione sono aperti, oltre che al personale militare delle Forze Armate, anche a personale esterno all’Amministrazione della Difesa ed al personale militare della NATO e dei Paesi partecipanti al programma internazionale di Partenariato per la Pace (PfP - Partnership for Peace), previa autorizzazione dello Stato Maggiore Difesa.

Fonte: Scuola di Aerocooperazione - Guidonia (RM) - 1° m.llo Virginio Salvatori