25/02/2014 - Si è conclusa positivamente la "Desert Scaglia", esercitazione condotta dall’Aeronautica Militare e dalle Forze Armate degli Emirati Arabi Uniti presso la base di Al Dhafra – Abu Dhabi, nell’ambito del Piano di Cooperazione Bilaterale di interesse aeronautico approvato nel 2013.

L’addestramento congiunto, che si è svolto in un contesto marcatamente joint e combined, ha riguardato la pianificazione e la condotta di missioni Personnel Recovery (PR) e tipologie di attività correlate, simulando scenari non permissivi con profili di missione Combat Search and Rescue (CSAR) che hanno visto anche il coinvolgimento delle Forze Speciali A.M..

Uno degli elementi pregnanti è stato rappresentato dall’ambiente desertico, nel quale si è potuto testare la capacità expeditionary del pacchetto "Scaglia" che la 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali ha implementato in questi anni.

Il pacchetto si sostanzia nella proiezione di un dispositivo di elicotteri HH212 ICO-C aviotrasportato in modalità tattiche dai velivoli C130J, quale elemento di forza in grado di assolvere a compiti CSAR e Combat Recovery con caratteristiche fondamentali di rapidità di intervento e lontananza da basi non austere.

Per perseguire in misura massima l’integrazione delle forze, diversi sono stati i reparti coinvolti: il 9° Stormo di Grazzanise con due elicotteri HH212 ICO del 21° Gruppo e un’aliquota di personale del 909° Gruppo Efficienza Aeromobili; la 46^ Brigata Aerea di Pisa con due velivoli C130J-30, utilizzati oltre che per il trasporto tattico degli elicotteri anche per aviolanci di uomini e materiali, con il sistema JPADS (Joint Precision Air Drop System); gli uomini del 17° Stormo di Furbara e del 16° Stormo di Martina Franca, quali componenti terrestri proiettate sul terreno, insieme alla componente di rifornimento avanzato (FARP/ALARP) del 3° Stormo di Villafranca.

Le attività, coordinate dalla 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali, sono state supportate dalla Task Force Air di Al Bateen. Importante la presenza degli assetti appartenenti alle Forze Armate emiratine: F18, Mirage 2000 e AH64 Apache per la protezione dei pacchetti, elicotteri Black Hawk e Chinook nei ruoli di "rescue vehicle", affiancati agli HH212 italiani.

La "Desert Scaglia", oltre ai notevoli ritorni addestrativi per tutto il personale partecipante, ha rappresentato una preziosa occasione per raccogliere elementi di valutazione al fine di prospettare sviluppi futuri nel campo della cooperazione internazionale tra Italia ed Emirati Arabi Uniti, due Paesi che condividono interessi comuni in campo aeronautico operativo.

Fonte: 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali - Roma - Cap. Marco Miserini