28/03/2014 - Testo integrale dell'intervento del capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli

  • Ringrazio il Signor MINISTRO, Senatrice Roberta PINOTTI, per la Sua presenza all’odierna cerimonia, che testimonia la vicinanza delle Istituzioni all’Aeronautica Militare.

    Rendo omaggio alle Bandiere di Guerra dell’Aeronautica Militare e della 46^ AeroBrigata, testimoni di quanti, in nome di quel Tricolore, hanno sacrificato la loro vita e di quanti oggi fanno onore a queste Bandiere, operando con dedizione e disciplina in ogni circostanza.

  • Generale PREZIOSA, caro Pasquale, la presenza dei Capi di Stato Maggiore dell’Esercito e della Marina, dei Comandanti Generali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e del Segretario Generale della Difesa è la prova tangibile dell’apprezzamento verso l’Arma Azzurra.

  • L’Aeronautica Militare è la Forza Armata più giovane e più “interforze. Nata 91 anni fa dalle “costole” dell’Esercito e della Marina, in pochi anni ha saputo guadagnarsi una indiscussa leadership nella 3^ dimensione, affiancata e affratellata dalle componenti aeree delle altre Forze Armate.

  • Essere “interforze” significa prima di tutto sapere operare insieme, ovvero armonizzare le diverse componenti dello Strumento Militare attraverso una chiara e unitaria catena di comando, nel rispetto dei compiti, delle responsabilità e delle specificità di ciascuna Forza Armata. Le nostre diversità sono la nostra forza!

  • Ogni componente aerea, anche quando usa la stessa “macchina”, ha necessità, scopi ed approcci differenti, proprio per la sua specificità di impiego (strategica e abilitante a braccio lungo per l’Aeronautica). Sono caratteristiche che vanno assolutamente preservate e salvaguardate.

  • L’Arma Azzurra ha saputo guadagnarsi “sul campo” (o meglio, nei cieli) la stima e la considerazione degli Italiani e dei Partner internazionali.

  • Una Forza Armata di valore e di valori che ha sempre potuto contare sullo spirito di servizio, sul coraggio e sul senso di responsabilità del suo personale.

  • Qualità oggi concretamente rappresentate dai 4 militari che – a breve – saranno decorati per il loro esemplare comportamento.

  • Un impegno riconosciuto anche dalla Croce Rossa Italiana che conferirà oggi alla Bandiera di Guerra della 46^ Brigata Aerea la “medaglia d’oro al merito”.

  • Le motivazioni che sentiremo sottolineano tre aspetti:

  • la costante e determinata presenza dell’Aeronautica nei Teatri di Operazione;

  • il contributo anche del singolo per l’Innovazione, con soluzioni nuove e “fuori dagli schemi”, conseguendo anche significativi risparmi di risorse. La capacità di “mettere in discussione” in maniera costruttiva le metodologie e le prassi consolidate;

  • e infine la “duttilità” delle Forze Armate e dell’Aeronautica in particolare, che quotidianamente assicura la sorveglianza e la sicurezza dei nostri cieli ma che è anche impegnata a supporto della collettività in operazioni di trasporto umanitario e sanitario d’urgenza, così come nell’assistenza alle popolazioni in caso di rischi o pubbliche calamità e al servizio meteorologico.

  • Questi tre aspetti richiamano, ancora una volta, la centralità della risorsa umana.

  • E proprio in questo quadro colgo l’occasione per chiedere con forza a tutte le istituzioni, alla politica, al mondo dell’informazione un rinnovato rispetto e una concreta considerazione per le Forze Armate, per i nostri Soldati, Marinai, Avieri, Carabinieri e personale civile, che ogni giorno svolgono con disciplina e dedizione il loro lavoro, mettendo da parte le difficoltà e i disagi personali, perché credono e rispettano la nostra Istituzione.

  • Un rispetto e una considerazione che sono certo appartengono alla grande maggioranza degli italiani.

  • Questa mattina sentivo la signora della Ditta di pulizie nella stanza affianco del mio ufficio canticchiare la canzone del Piave… a 100 anni dalla 1^ G.M. … mi ha commosso. E’ questa l’Italia, questi gli Italiani che lavorano e ci vogliono bene; a loro dobbiamo il nostro silenzioso servizio.

  • Le Forze Armate non temono di dover concorrere al risanamento delle finanze pubbliche; lo stanno facendo da tempo e più recentemente avendo avviato una riduzione epocale di 50.000 posti di lavoro, tra militari e civili, in 10 anni e razionalizzando sempre più accuratamente le strutture e la spesa, riducendo il 30% dei dirigenti (cioè i generali).

  • Nessun’altra Amministrazione lo ha fatto!

  • Ma le Forze Armate pretendono il rispetto del loro ruolo e del loro impegno.

  • In nostro personale, militare e civile, non guarda soltanto al proprio portafoglio e alle conseguenti non poche difficoltà personali e familiari, ma è orgoglioso di far parte di un’organizzazione efficiente e apprezzata a livello internazionale e di cooperare confrontandosi, senza vergogna né timori, con alleati ben più ricchi di noi.

  • Le polemiche e gli attacchi molto spesso strumentali cui veniamo giornalmente e sistematicamente sottoposti minano le radici più profonde della coesione e della motivazione dei reparti, le fondamenta e i pilastri su cui poggia la nostra operatività.

  • Una operatività dimostrata ogni giorno, dall’Afghanistan, al Mediterraneo, ai nostri cieli, che i complessi e repentini sviluppi della situazione internazionale richiedono in misura anche maggiore che in passato.

  • Per questo chiedo rispetto – non retorica o vuota adulazione – ma informazione e confronti, anche accesi, ma corretti e responsabilmente orientati a rendere più efficienti il sistema.

  • Lo chiedo per i nostri uomini e donne, compresi i generali, che prima di essere generali sono stati per lunghi anni giovani ufficiali e poi giovani dirigenti, che si sono guadagnati ogni promozione con il loro costante e prezioso impegno.

  • Un esempio – ci è già stato ricordato dal Generale PREZIOSA – viene dal Generale CALLIGARIS e dal suo giovane allievo pilota, il Capitano LOZZI, recentemente caduti in attività addestrativa e accomunati da un’identica passione per il volo, come tanti oggi qui presenti.

  • Di questo, da Capo di Stato Maggiore della Difesa, continuerò a farmi interprete, con sempre maggiore determinazione, perché ciascuno dei nostri uomini e donne, la loro motivazione, il loro senso di appartenenza, per usare un termine acconcio all’attuale celebrazione, è l’aereo più delicato e prezioso del nostro arsenale.

  • E in momenti complessi come quello attuale occorre agire in maniera risoluta, ma prendere decisioni ponderate, lungimiranti e condivise, nell’esclusivo interesse della Nazione, con la consapevolezza della centralità del personale e dell’importanza dello strumento militare, che non può prescindere da capacità moderne e innovative nelle quale l’A.M. è protagonista.

  • Ufficiali, Sottufficiali, Graduati, Avieri, Personale civile dell’Aeronautica Militare; aviatori, di ieri e di oggi, a Voi, a tutti Voi il mio affetto, la mia riconoscenza e il mio impegno a sostenervi sempre, anche a nome di tutti gli uomini e donne con le stellette.

  • A tutti Voi il mio più vivo apprezzamento per quanto avete fatto e per quanto, sono certo, continuerete a fare con amore e con immutato entusiasmo …

… per l’Aeronautica Militare,

per le Forze Armate,

per l’Italia!