24/07/2015 – Manterremo aperta la linea di produzione dei caccia Rafale almeno fino al 2019 con un tasso di produzione di tre unità al mese: in questo modo saremo pronti ai possibili futuri ordini che riceveremo. E' quanto afferma Eric Trappier, in una nota ufficiale della Dassault Aviation.

Con i nuovi contratti siglati, la Dassault garantirà una produzione di undici Rafale al mese presso gli impianti di Merignac, vicino Bordeaux, a sud ovest della Francia.

Tutti pazzi per il Rafale

Lo scorso febbraio, l'Egitto ha firmato un contratto del valore di 5,2 miliardi di dollari per 24 Rafale.

Lo scorso maggio, il Qatar (che deve ancora versare la prima rata) ha acquistato 24 Rafale per 6,3 miliardi di dollari.

L'India ha manifestato interesse per l'acquisto di 36 Rafale. Il contratto è dato per certo e sarà siglato entro l'anno.

Da rilevare che Egitto, Qatar e India sono operatori del Mirage.

Scontato l'acquisto del Rafale anche per gli Emirati Arabi Uniti, la Malesia, il Belgio e la Svizzera. Paesi, per lo più, non “costretti” ad acquistare dagli Stati Uniti.

Rispetto allo scorso anno, la Dassault ha fatturato 179 milioni di euro in più con un fatturato complessivo di 1 miliardo e 700 milioni di dollari ed una crescita complessiva pari all'11%. Il margine di profitto netto sulle vendite è stato del 10,7 per cento, rispetto al 9,1 per cento.

La Dassault ha consegnato i primi tre Rafale all'Egitto il 20 luglio scorso, presso la base aerea di Istres, mentre la fregata multimissione DCNS venduta alla Marina egiziana e battezzata 'Tahya Misr' ha lasciato Brest, 48 ore fa, in direzione Alessandria.

Franco Iacch

(foto: Dassault Aviation)