26/06/2014 - La marina russa riceverà quattro nuovi dragamine classe “Aleksandrit” entro il 2019. La prima delle quattro imbarcazioni “Progetto 12700”, sarà messa in servizio entro la fine del 2015.
E’ quanto ha dichiarato poche ore fa il ministero della difesa russo. La notizia è stata ripresa da tutti i media russi, compresa l’agenzia di stampa Ria Novosti.
Proprio domani presso il cantiere Sredne-Nevsky, a San Pietroburgo, si svolgerà una cerimonia di presentazione del primo battello della classe, l'Alexander Obukhov, eroe della flotta sovietica (1917-2009).
La Alexander Obukhov è un dragamine da 890 tonnellate, 61 metri di lunghezza e dieci di larghezza. La sua autonomia in mare è di 10/12 giorni. Lo scafo del “Progetto 12700” è stato ricavato da un unico blocco in vetroresina plasmato con la tecnica della infusione sottovuoto.
Rispetto agli scafi in acciaio, quelli in fibra di vetro hanno una maggiore resistenza, capacità essenziale in operazioni di sminamento. Lo scafo in vetroresina, infine, possiede una massa più leggera di quelli in acciaio amagnetico.
La velocità massima è di 16,5 nodi con un equipaggio di 44 marinai. La nave è stata progettata per scovare e distruggere a distanza di sicurezza le mine poste nelle acque antistanti alle basi della marina.
L'Alexander Obukhov si unirà alla Flotta del Nord. Secondo il cantiere Sredne-Nevsky, unico in Russia a possedere la tecnologia dell’infusione sottovuoto, il primo scafo delle navi è stato modellato in appena 36 ore.
I nuovi dragamine possiederanno tutte le caratteristiche tipiche della categoria unite alla capacità di interagire in remoto con sistemi di avanscoperta automatizzati.
Franco Iacch