24/08/2014 - Martedì scorso, a poco più di 200 chilometri dall'isola cinese di Heinan, nello spazio aereo internazionale, un caccia cinese si è avvicinato a meno di 10 metri da un velivolo statunitense P8 Poseidon, per la sorveglianza marittima, che svolgeva una missione di ruotine.

Il caccia ha effettuato un mezzo tonneau per mostrare al ricognitore il carico di armi sotto le ali. Una manovra ritenuta ostile dal codice di navigazione.

Un’ennesima provocazione alle forze armate statunitensi, avvenuta dopo l’avvicinamento alla zona di identificazione delle coste ovest di alcuni bombardieri strategici TU-95 Bear russi.

Il velivolo cinese, si è avvicinato troppo al pattugliatore marittimo della US Navy, una manovra che avrebbe potuto provocare la reazione degli Stati Uniti, con il rischio di avviare uno scontro armato fra gli aeromobili presenti nella zona.

In questo periodo di tensione internazionale, tali provocazioni potrebbero sfociare in un conflitto globale. Infatti se una delle parti non dovesse classificare un atto come dimostrativo, ma per errore identificarlo in una aggressione, ciò ingenererebbe una azione ed una conseguente ritorsione armata.

Giovanni Caprara