13/01/2015 - “Tango Down”. Con queste due parole prese in prestito dal gergo militare, gli hacker di Anonymous hanno comunicato al mondo il loro primo massiccio attacco informatico contro l’Isis, mettendo offline il sito francese Ansar-alhaqq.net, associato all'estremismo islamico.

L'operazione ha anche un hashtag ufficiale “#OpCharlieHebdo” e un profilo Twitter con la stessa sigla.

La comunità mondiale degli hacker che si identifica sotto la sigla Anonymous poche ore fa con un video tradotto in decine di lingue, ha annunciato al mondo la propria guerra al terrorismo.

Troppo scioccanti le immagini di Parigi per restare inermi, l’Isis, dovrà combattere anche contro la Legione.

Ecco la dichiarazione di guerra di Anonymous

Gente di tutto il mondo, il momento è grave.
Il 7 gennaio 2015, la libertà di espressione è stata attaccata.
I terroristi hanno fatto irruzione negli uffici della rivista Charlie Hebdo e assassinato diversi designer, giornalisti e due poliziotti.
Attoniti e sconvolti, non possiamo lasciarci abbattere. E' nostro dovere reagire. Siamo tutti colpiti dalla morte di Cabus, Charb, Tignous e Wolinsky, artisti di talento che sono stati massacrati per le loro opinioni e per la libertà di stampa. Charlie Hebdo una figura storica del giornalismo satirico è stato preso di mira da sicari vigliacchi. Anonymous ha sempre combattuto per la libertà di espressione e la libertà di stampa”.

La vendetta non si farà attendere

Non smetteremo mai. Anonymous ricorda ad ogni cittadino quanto la libertà di stampa sia uno dei principi fondamentali della democrazia. E' responsabilità di tutti difenderla. Abbiamo sempre lottato per la libertà di espressione. Non ci fermeremo ora. Attaccare la libertà di espressione è attaccare Anonymous. Noi non lo permettiamo. Tutte le aziende e le organizzazioni connesse a questi attacchi terroristici s'aspettino una reazione massiccia di Anonymous. Vi rintracceremo. Vi troveremo e non ci fermeremo mai. Noi siamo Anonymous. Noi siamo la Legione, Noi non perdoniamo, Noi non dimentichiamo. Aspettateci”.

Il primo massiccio attacco informatico è ancora in corso. Secondo il sito di Anonymous, quattordici siti collegati al terrorismo islamico sono stati messi offline.

Un attacco senza dubbio orchestrato ed eseguiti dai migliori hacker a disposizione di Anonymous con il duplice obiettivo di carpire informazioni sensibili ed oscurare i siti vicini ai terroristi.

Molto probabilmente, gli attacchi informatici stanno avvenendo senza alcuna ostruzione da parte dei governi che, proprio in Anonymous, stanno trovando un prezioso alleato nella cyberguerra.

Intanto, proprio poche ore fa, hacker al soldo dell’Isis hanno compiuto con successo un attacco informatico contro il profilo Twitter del Comando centrale Usa per la regione mediorientale, immediatamente messo offline.

Gli hacker sono riusciti a pubblicare documenti del Ministero della Difesa, numeri di telefono ed alcuni indirizzi di diversi ufficiali di alto profilo.

La Legione, intanto, avrebbe già pronto un secondo devastante attacco contro 600 siti o contatti Twitter vicini all’Isis già segnalati.

Franco Iacch