10/02/2015 - Anonymous: “Idiota, eri stato avvertito di smettere di sostenere l’Isis. Hai ignorato il nostro appello e ora scappi come un coniglio”.

Isis: "Davvero? Non siete riusciti neppure a trovare la mia email. Pensavo che gli hacker occidentali fossero più bravi. Ora sono davvero sereno, siete soltanto un cumulo di rifiuti".

Questo è lo scambio a colpi di tweet avvenuto poche ore fa tra Anonymous ed il presunto miglior hacker al soldo dell’Isis. Sarebbe un tunisino che vive a Manouba, a nord del paese.

Gli “Anon” hanno messo in rete le sue foto ed i suoi dati personali, trasmettendo l’intero pacchetto dati rubato all’Interpool.

Per Anonymous, Majdi M. sarebbe non solo il miglior hacker finanziato dall’Isis, ma anche il responsabile della propaganda virtuale dei fondamentalisti. Pubblicato anche l’indirizzo di casa del presunto affiliato all’Isis ed il suo numero di telefono.

La comunità mondiale degli hacker che si identifica sotto la sigla Anonymous il nove gennaio scorso, con un video tradotto in decine di lingue, ha annunciato al mondo la propria guerra al terrorismo dopo la Strage di Parigi.

Nel secondo video diramato poche ore fa, gli “Anon” hanno rivendicato la disattivazione di migliaia di account Twitter e svelato centinai di profili Facebook ritenuti vicini ai terroristi dell’Isis.

Pubblicati anche sui canali ufficiali di Anonymous, almeno cinquanta indirizzi che a breve saranno attaccati da quelli che si stanno dimostrando essere come i migliori hacker del pianeta.

Gli attacchi informatici stanno avvenendo senza alcuna ostruzione da parte dei governi che, proprio in Anonymous, stanno trovando un prezioso alleato nella cyber-guerra.

Proprio mentre vi scriviamo è in corso il terzo massiccio attacco informatico contro centinaia di siti ritenuti vicini ai jihadisti.

Vi rintracceremo. Vi troveremo e non ci fermeremo mai. Noi siamo Anonymous. Noi siamo la Legione, Noi non perdoniamo, Noi non dimentichiamo. Aspettateci”.

Franco Iacch