16/02/2015 - Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dato massima disponibilità al suo omologo egiziano Sameh Shukry, affermando che Mosca è pronta ad inviare un forte contingente per combattere i terroristi. La notizia sta facendo il giro del mondo. Un’entrata in guerra dei russi, sarebbe un duro colpo per i fondamentalisti del Califfato.

La telefonata è avvenuta poche ore fa, dopo la pubblicazione della brutale decapitazione di 21 cristiani copti egiziani in Libia.

Siamo pronti – ha detto Lavrov – ad unirci nella lotta contro il terrorismo ed inviare un nostro contingente in Egitto.

I russi, che a ridosso dei confini ucraini hanno quasi centomila uomini, potrebbero inviare dal Mar Nero una forza combattente totalmente equipaggiata e pronta al combattimento formata tra truppe regolari e Specnaz.

Dopo il rilascio del video della decapitazione, il presidente egiziano Abdel Fattah As-Sisi ha affermato di riservarsi il diritto "di rispondere in ogni modo" a questo oltraggioso atto di violenza.

Dopo la dichiarazione del presidente, l'Egitto ha condotto una serie di attacchi aerei su posizioni Isis in Libia. Uccisi tra i 40 ed i 50 miliziani.

Franco Iacch

(foto: MoD Fed. Russa)