18/02/2015 - L‘Argentina nel 2015 mostra un cambiamento radicale concernente il livello di spesa nella Difesa, per i programmi di manutenzione e sui nuovi acquisti. Gli investimenti sono talmente importanti che costringeranno il Tesoro ad effettuare trasferimenti significativi di bilancio sia per il materiale militare considerato “spesa militare”, secondo il metodo di assegnazione che utilizza la NATO, SIPRI e IISS, sia per altri investimenti che questa classificazione non considera come spese militari.
Un progetto consistente è ad esempio, l'aggiornamento dei carri medi TAM (Tanque Argentino Mediano - nella foto d'apertura) per 330 milioni di dollari. Attualmente, le forze corazzate più moderne per combattimento possono contenere pesi intorno alle 60 tonnellate equipaggiate con bocche da fuoco da 120 millimetri e Active Protection System (APS), tra cui un soft kill che dà bassa segnatura infrarossa principale. Il TAM invece, realizzato localmente su progetto della tedesca Thyssen-Henschel, parte da una necessità di contenere i pesi intorno alle 30 tonnellate.
Inoltre, come riportato dalla rivista IHS Janes, a seguito della recente visita del presidente argentino Cristina Fernández de Kirchner a Pechino, sarebbe stato discusso un accordo che arrichisce il MOU (memorandum of understanding) siglato il 29 ottobre del 2014 da un Comitato di Cooperazione nell’ambito dell’ industria della difesa e della tecnologia.
Questo nuovo accordo prevederebbe un'acquisto di 110 veicoli blindati modello VN1 8x8 della NORINCO, per la fanteria della marina, già da metà 2014. Il Paese sudamericano ne valutava il modello considerandone le sue 21 tonnellate.
L’ accordo prevederebbe, inoltre, la co-operazione cino-argentina, della costruzione di un un nuovo rompighiaccio, ed inoltre, ospedali mobili e nuove navi da guerra. Sarebbero 2 le navi costruite in Cina e 3 co-prodotte in Argentina, secondo quanto riportato dal Magazine brasiliano Naval Power. Il costo potrebbe aggirarsi attorno ai 50 milioni di dollari ciascuna.
Per quanto riguarda invece, la forza aerea, sempre come riportato dalla rivista IHS Janes sarebbero in discussione, 14 velivoli prodotti dall’industria aeronautica cinese Chengdu Aircraft Corporation (CAC): il caccia multiruolo F-10 Vanguard (J-10 Vigorous Dragon - foto a dx) oppure il FC-1 Xiaolong (JF-17 Thunder), quest’ultimo realizzato in collaborazione con la Pakistan Aeronautical Complex (PAC). Interessante notare la proposta, da parte del paese del sol levante, di fornire tutta l’assistenza tecnica e logistica necessaria.
Va inoltre, aggiunto che nel 2015 l’Argentina avrà un Comando di Difesa Cibernetica, comandato da un ingegnere informatico già direttore della Scuola Superiore Tecnica dell’Esercito Argentino. In questo caso il Paese potrà adeguarsi tecnologicamente al Brasile, partner nell'accordo di cooperazione bilaterale in materia di difesa cibernetica (Dichiarazione di Buenos Aires). A ciò seguirà il potenziamento dell’Istituto di Ricerche Scientifiche e Tecniche per la Difesa (CITEDEF) ed un maggiore coinvolgimento del settore privato nella messa a punto di nuovi sistemi informatici per la difesa cibernetica.
Maria Grazia Labellarte
Fonte: IHS Janes; Infodefensa.com; difesa.it