13/03/2015 - ​​​​​​La cooperazione bilaterale tecnico–militare russa ha coinvolto Cuba, un nuovo traguardo, dopo il Venezuela e il Nicaragua.

Il Ministro della difesa russa, Sergey Shoygu, in visita ufficiale lo scorso febbraio, ha tenuto i colloqui, con il Presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei Ministri della Repubblica di Cuba, Raul Castro, con il quale ha analizzato la cooperazione suddetta, non includendo alcun tipo di accordo per la vendita d’armi e sottolineando che lo scopo dell’ incontro è voler dimostrare il continuo interesse russo per i paesi latinoamericani.

Mosca e l’Avana hanno, tuttavia, ribadito che il rilancio di oggi non è una conseguenza della situazione politica attuale, ma frutto del lavoro di entrambe le parti nel corso degli ultimi 10 anni.

Buona parte, degli armamenti che dispone Cuba per la difesa,infatti, sono di origine sovietica o russa, con ricambi comprati in Russia.

"Le nostre relazioni in campo militare si sviluperanno in modo costruttivo", ha detto Shoygu, durante l’incontro con Raul Castro; si è ricordato che molti cubani hanno studiato nelle accademie militari russe, sottolineando l'interesse di Mosca all’ampliamento della cooperazione con Cuba, in particolar modo in campo navale.

Cuba è la terza destinazione del tour di Shoygu nell continente latino-americano. A Caracas, in Venezuela, le parti hanno concordato di effettuare diverse esercitazioni militari congiunte ed a Managua, in Nicaragua, è stato firmato un accordo intergovernativo per semplificare la procedura dell'attracco navi da guerra russe nei porti nicaraguensi.

Non sorprende l’incontro russo–cubano all’indomani della nuova apertura statunitense nei confronti dell’isola caraibica. Il pretesto per questa clamorosa apertura, è stata la liberazione decisa all'Avana di Alan Gross, tecnico di USAID, detenuto dal 2009, contro lo scambio di cinque cubani accusati di spionaggio negli Stati Uniti, giudicati colpevoli e detenuti in carcere.

Nel 2009, le autorità cubane sottoposero Gross a un processo farsa, lo condannarono a quindici anni di carcere con l’accusa di aver portato attrezzature informatiche alla piccola e vecchia comunità ebraica dell’Avana. (ndr. Scelte difficili di Hillary Rodham Clinton- ed. Sperling and Kupfer).

Tra le novità di questa apertura l’appuntamento “Stati Uniti-Cuba“, l'anno prossimo, insieme per la prima volta al Summit of the Americas a Panama, dove si discuterà anche di diritti umani e della liberalizzazione degli investimenti nelle telecom: per portare Internet su un'isola dove solo il 5% della popolazione naviga online. E' proprio grazie alle concessioni dell'Avana che le aziende digitali americane potranno portarvi le proprie infrastrutture e tecnologie.

Questo nuovo evento, a mio parere, sembra far aleggiare nell’aria, il fantasma della prima parte della dottrina Monroe che proclamava, nel lontano 1923, che l’America apparteneva agli americani da Nord a Sud, e che gli Stati Uniti non avrebbero tollerato nessuna intromissione da parte delle potenze europee, in questo caso altre, come la Russia.

Maria Grazia Labellarte

Fonte : web; Scelte difficili di Hillary Rodham Clinton ed. Sperling and Kupfer; El continente olvidado Michael Reid – Grupo editorial Norma

(foto: acn)