21/03/2015 - Sono trascorsi solo due anni da quando la US Navy ha sospeso l’acquisizione di nuovi F/A-18 Super Hornet, secondo quanto previsto dalla pianificata transizione verso l’F-35C. L’attuale situazione, però, potrebbe determinare l’acquisto di altri cinquanta caccia della Boeing.
Nel bilancio fiscale 2015 della US Navy, presentato oltre un anno fa, per la prima volta dal 1980 non figurava alcuna acquisizione dell’Hornet. L’ultimo ordine risale al 2013, con consegna dei caccia prevista per il 2016.
L'ultimo dei 138 EA-18G Growler (versione da guerra elettronica) è stato inserito nel bilancio 2014. Il Congresso, tuttavia, ha aggiunto altri quindici Growler nel bilancio 2015, rispondendo a una richiesta specifica della Marina per soddisfare un bisogno tattico congiunto. Una strategia per mantenere attiva la linea di produzione negli stabilimenti Boeing fino al 2017.
Le esigenze attuali, però, potrebbero portare la Marina a presentare al Congresso una nuova fornitura di Super Hornet.
Nell’ultima relazione al congresso del Capo delle Operazioni navali della Marina Usa, l’ammiraglio Jon Greenert, è emersa una preoccupante carenza di Hornet. Queste mancanze non giungono a ciel sereno, ma la Marina sperava di poter gestire la naturale conclusione del ciclo vitale del caccia durante la conversione nella nuova piattaforma.
La situazione è la seguente. La Marina più potente del mondo dispone di 600 caccia F/A-18C Hornet e Super Hornet, ma per soltanto 340 di essi è prevista la sostituzione con i nuovi F-35C. Come si sa, l’F-35C (foto a dx) non raggiungerà la Capacità operativa iniziale prima del 2018 con produzione che si attesterà al ritmo di venti velivoli l’anno dal 2020. Saranno necessari, però, altri due anni per raggiungere la piena capacità della piattaforma F-35C. Tempistica che, purtroppo, non ha tenuto conto dei nuovi teatri in Iraq del nord ed in Siria occidentale. Gli Hornet, infatti, dovranno volare molto più a lungo rispetto a quanto previsto dal loro ciclo vitale.
Dalle seimila ore di volo previste, la Marina spera, grazie ad un programma di estensione della vita di servizio (SLEP), di portare almeno 150 aerei ad una vita operativa di diecimila ore (il massimo tetto fissato dal Naval Air Systems Command). Ad oggi, considerando i tagli al bilancio, la Marina ha in manutenzione tra i 65 ed i 70 F/A-18C. Gli altissimi livelli di stress cui sono sottoposti i caccia, però, hanno evidenziato preoccupanti livelli di corrosione su un numero maggiore di caccia (parliamo sempre di piattaforme che operano in mare).
Secondo una recente stima, sarebbero più di cento gli Hornet che richiederebbero urgente manutenzione. Senza dimenticare che il programma di “estensione di mezza età” per i Super Hornet si è atteso per oltre un decennio. Al 30 gennaio 2013, la flotta Super Hornet ha raggiunto complessivamente 1,131,122 ore di volo.
Anche se la produzione degli F-35C si portasse a 35 velivoli l’anno, sarebbero sempre necessari dai due ai tre nuovi squadroni di Hornet. La Marina, quindi, starebbe per chiedere al congresso due squadroni di 24 velivoli di F/A-18E/F Super Hornet ed uno squadrone di dieci F/A-18C.
Secondo l’ammiraglio Mike Manazir, responsabile dell’inventario dei caccia imbarcati della Marina, la US Navy dovrebbe eseguire SLEP per 150 F/A-18C ed acquistare almeno 41 nuovi Hornet (che si unirebbero a quelli già ordinati). “Supponendo che la flotta continuasse a volare al ritmo di 330 ore l'anno per ogni aereo, tra il 2020 ed il 2035 avremmo bisogno di acquistare dai 30 ai 39 velivoli l’anno per sostituire quelli ormai giunti alla fine del loro ciclo”.
Comprare nuovi caccia o estendere il ciclo vitale di cellule già logore?
Per alcuni, gli sforzi della Marina di tenere in vita il programma F-18 sono un meschino tentativo di addolcire la megacommissione a Lockheed Martin per gli F-35. Sciocchezze secondo Manazir. "Noi dobbiamo avere il dominio dei cieli e per me vincere significa avere in linea, nel 2024, squadroni formati da F-35C ed F-18. Se nel 2024 disponessimo soltanto di Hornet, noi non saremo più capaci di imporre la supremazia aerea. Soltanto con questa capacità multipiattaforma, riusciremo ancora a vincere ovunque. Abbiamo necessita di avere in linea funzionalità integrate per tutte le piattaforme disponibili”.
La Marina, quindi, sta per presentare al Congresso le sue nuove richieste. Almeno 36/40 nuovi Hornet con consegne a partire dal 2017 che si unirebbero agli altri 38 già ordinati nel 2013 (ricordiamo anche i 66 Super Hornet e 58 Growler ordinati nel 2010 con consegna che si concluderà antro l’anno). In questo modo, i rimpiazzi sarebbero nuovi di zecca mentre le 150 cellule che riceverebbero l’estensione sarebbero comunque in linea con quanto previsto dal ciclo operativo fissato a venti anni.
Franco Iacch
(foto: US DoD)