23/03/2015 - Sarà il caccia di quinta generazione del futuro, ma passerà alla storia anche per i continui problemi che hanno afflitto il suo sviluppo.

Non ci sono dubbi: lo JSF sarà la punta di diamante di numerose aviazioni, ma ad oggi continua a destare preoccupazione.

L’investimento da 1500 miliardi di dollari per l’intera durata del programma (l’F-35 volerà fino al 2050), è al centro di feroci polemiche.

L’ultima riguarda il suo sistema informatico, ritenuto troppo vulnerabile. Proprio lo scorso febbraio, l’FBI ha arrestato un hacker cinese accusato di aver rubato progetti relativi allo JSF.

Si teme, un giorno, che un paese ostile possa davvero sviluppare dei software in grado di annullare l’intero sistema informatico del caccia ed abbatterlo senza sparare un colpo. Timori, in realtà, ma l’esperienza F-35 non si ripeterà mai più e rappresenterà un unicum nella storia dell’aviazione (per costi, specifiche, unica piattaforma per tutti i rami delle esercito).

Basta leggere le considerazioni contenute nella previsione strategica dell’aeronautica militare USA per i prossimi venti anni dal titolo “America's Air Force: A Call to the Future".

Non ci imbatteremo mai più – si legge nella relazione – in progetti zelanti come l’F-35. Ma nel bene o nel male, Stati Uniti ed alleati avranno in linea l’F-35 per i prossimi decenni.

Nonostante le battute d’arresto, il programma continua e tutti i corpi armati che hanno ricevuto la piattaforma, sono impegnati a testare il caccia.

Quelle che seguono, sono le criticità maggiori emerse durante i collaudi effettuati nel 2014 e le considerazioni dell’Operational Test and Evaluation contenute in una relazione consegnata al Pentagono.

Ecco i problemi principali identificati.

F-35: software

Il Pentagono ha scoperto carenze nel software Block 2B dell'aereo. Il Block 2B sovrintende le capacità di guerra iniziali del caccia, come i suoi vari collegamenti con i sistemi principali ed il controllo e rilascio di alcune armi. Le maggiori criticità sono state identificate nel software di navigazione e di precisione del Block 2B.

Questi problemi di software hanno rallentato l'integrazione delle armi ed i voli di prova e con essi lo sviluppo di tutto il velivolo. Il Block 2B ha riscontrato problemi anche con il sistema di rilascio delle armi. Il software ha ancora problemi con il radar, sensori passivi, identificazione amici/nemici ed il targeting elettro-ottico.

Preoccupa il pacchetto software 2BS5 che sovrintende i sensori del caccia. Secondo il rapporto "la fusione delle informazioni provenienti dai sensori del velivolo, così come la fusione delle informazioni provenienti dai sensori off-board è ancora carente. Il sistema DAS continua a mostrare elevati tassi di falsi allarmi e false tracce di destinazione, scarsa stabilità, carenti prestazioni anche nelle successive versioni del software".

F-35B: serbatoio

Il serbatoio dell’F-35 è stato ridisegnato dopo che il precedente progettato avrebbe potuto provocare interazioni potenzialmente esplosive tra l’ossigeno ed il gas nei condotti di aspirazione. I test sul nuovo serbatoio, però, hanno evidenziato problemi di integrazioni che necessitano di ulteriori modifiche hardware e software (ed inevitabili ritardi).

F-35: fulmini

Madre natura, ad oggi, è un nemico dell'F-35. Il caccia, infatti, sarebbe vulnerabile ad un fulmine se fosse costretto a volare due volte nell’arco di 12 ore, a meno che i serbatoi non siano prima “epurati” con l’azoto. Il problema dell’inertizzazione residua è noto e l’F-35 richiede delle contromisure alternative per proteggersi dai fulmini. F-35: controllo di volo L'F-35B ha incontrato difficoltà in alcune manovre ed attacchi a determinate angolazioni durante particolari (ed estreme) condizioni aeree a causa di un degrado nel sistema di controllo di volo.

F-35: Casco

L’attuale casco (ne sono stati consegnati già mille) progettato per visualizzare le informazioni relative al velivolo, non si comporterebbe come sperato in condizioni particolari come le manovre offensive e difensive, influendo negativamente nella gestione delle situazioni critiche. “Numerosi componenti dell'aeromobile sono inaffidabili.

L’F-35 ha un numero di componenti che richiedono una manutenzione costante rispetto a quanto progettato”. Secondo il rapporto del Pentagono, tutte le varianti del caccia soffrono di problemi di affidabilità con l’avionica, pneumatici, sistemi di gestione termica, seggiolini eiettabili, cockpit, elettronica, casco, kit di sopravvivenza, accensione di motori a turbina ed i sistemi di sostentamento vitale. “L'inaffidabilità di questi sistemi aumenta il tempo ed i costi di manutenzione per una piattaforma già costosa”.

Capitolo a parte, infine, l’Autonomic Logistics Information System o ALIS. ALIS è la spina dorsale dell’F-35. Il software controlla tutte le operazioni all'interno del velivolo, fornisce informazioni ai piloti ed al personale di terra su eventuali problemi della piattaforma. Secondo il rapporto, "ALIS è in ritardo ed è stato implementato con diverse carenze. Alcune di queste stanno influendo negativamente sullo stato complessivo del velivolo. L’attuale ALIS è, infine, ben più pesante rispetto a quanto inizialmente progettato”.

Franco Iacch

(foto: US DoD, Lockheed Martin)