25/03/2015 - La Marina Militare degli Stati riceverà una propria versione del V-22 per sostituire la vecchia flotta C-2A Greyhound. Il contratto per lo sviluppo della variante previsto nel budget fiscale 2016, prevede la produzione a partire dal 2018 con una flotta finale di 44 Osprey.

Le consegne sono previste a partire dal 2020 al ritmo di otto V-22 l’anno.

Operando sostanzialmente come aereo da trasporto, la variante navale dell’Osprey sarà la medesima di quella utilizzata dai Marine, ma avrà migliorie nel sistema di alimentazione ed implementazioni radio ad alta frequenza.

I test condotti dalla Us Navy hanno dimostrato la fattibilità d’impiego della piattaforma, come le operazioni a bordo di una portaerei, l’impatto sul ponte di volo e la ciclicità delle operazioni. Il V-22 si è dimostrato efficace, flessibile e sicuro.

Il Corpo dei Marine ha ottenuto più di 200 Osprey per sostituire gli ormai “esausti” CH-46E, a fronte di un contratto finale di 360 macchine.

Il Comando Operazioni Speciali ha ricevuto 33 Osprey a fronte di un ordine finale di 50 velivoli.

Da rilevare che ogni piattaforma consegnata ai reparti speciali americani è totalmente modificata per il particolare profilo di missione che andrà a svolgere. Certamente, l’Osprey dei Seal è pesantemente corazzato, con propulsione potenziata ed accorgimenti per la segnatura radar.

La Us Navy ha scelto l’Osprey perché si è dimostrato essere anche l’opzione meno costosa rispetto ad un nuovo progetto.

La versatilità e la flessibilità del velivolo, hanno poi decretato il suo successo anche all’estero. Il Giappone ha intenzione di acquistarne altri 17 Osprey nell’anno fiscale 2018, mentre Israele ha dimostrato forte interesse per una versione pesantemente corazzata.

Franco Iacch

(foto: US Navy)