13/04/2015 - “La Aerospace Defense Force (VKO) ha rilevato in orbita un gruppo di nuovi satelliti. Il loro compito è certamente quello di raccogliere informazioni sul territorio della Federazione Russa”.
E’ quanto ha affermato poche ore fa il numero uno del Comando Spaziale russo, il generale Oleg Ivanovich.
“Appare anche superficiale dire il nome del paese che li ha messi in orbita, quel che importa è che il nostro Space Intelligence Center li abbia rilevati”.
I russi, secondo quanto affermato da Ivanovich, monitorano circa 20.000 oggetti spaziali su un totale di 100.000 identificati nell’orbita terrestre. I russi hanno più di 140 satelliti attualmente operativi.
La missione dello Space Intelligence Center, con sede a Mosca, è quella di individuare i satelliti operativi ed aggiornare il catalogo degli oggetti spaziali nell’orbita terrestre.
"Nulla è fuori della nostra portata"
Il National Reconnaissance Office degli Stati Uniti, nel dicembre del 2013 ha lanciato un nuovo satellite spia. Logo e motto della missione sono piuttosto espliciti. Nel nuovo logo è raffigurata una gigantesca piovra che domina il mondo. I suoi tentacoli circondano il pianeta. Il motto della missione invece, è "Nulla è fuori della nostra portata".
La scelta del simbolo non è casuale: il polpo è un animale intelligente, quindi un buon emblema per un'agenzia di intelligence.
I nemici degli Stati Uniti saranno raggiunti ovunque, non importa dove essi scelgano di nascondersi – scrissero in un comunicato ufficiale del NRO - niente è oltre la nostra portata.
La missione NROL-39 è stata classificata, come tutte le operazioni ed i satelliti lanciati dal segreto NRO. Il decollo del razzo United Launch Alliance è avvenuto dalla Air Force Base di Vandenberg, in California.
Insieme al suo carico segreto, il razzo ha trasportato anche 12 "nanosatelliti ", per una serie di missioni scientifiche.
La missione NRO è progettare, costruire, lanciare e mantenere in servizio i satelliti dell’intelligence americana.
Queste sono le uniche informazioni disponibili, il resto è classificato.
Franco Iacch
(foto: MoD Federazione russa / National Reconaissance Office)