28/04/2015 - Abu Bakr al-Baghdadi, Califfo dello Stato islamico, avrebbe subito gravissime lesioni spinali dopo che il suo convoglio è stato colpito da un raid missilistico americano lo scorso marzo. Baghdadi, sarebbe paralizzato, ma potrebbe essere ancora vivo nella zona di Mosul.
Radio Iran intanto, da alcune ore afferma il decesso del Califfo. Il suo sostituto è Abdul Rahman Mustafa al-Qardashi.
Le condizioni di Baghdadi sono state giudicate fin da subito gravissime, tanto da spingere l’organizzazione a nominare (in pectore) un suo sostituto. Trasferito immediatamente in una località segreta, il leader spirituale dello Stato islamico non ha più ripreso il controllo dell'organizzazione.
L’attacco aereo è avvenuto il 18 marzo scorso, nei pressi di al-Baaj, un distretto di Ninive, vicino al confine siriano. L’attacco è avvenuto nella strada di collegamento tra il villaggio di Umm al-Rous e al-Qaraan. Il convoglio, composto da tre veicoli, era monitorato da ore dai droni della Coalizione che in un primo tempo ipotizzavano potesse trattarsi di una colonna con a bordo alcuni alti dirigenti dell’Isis. L’attacco è stato autorizzato dal comando alleato.
Sarebbero stati lanciati quattro missili e confermate almeno tre vittime. Nessuno, però, poteva ipotizzare che in uno di quei mezzi blindati si trovasse proprio al-Baghdadi.
Il Califfo avrebbe deciso di nascondersi nei pressi di al-Baaj, 200 km ad ovest da Mosul, perché ritenuta zona non sorvegliata dagli Stati Uniti. Un’area ritenuta al di fuori dalla schermatura USA. Al-Baaj, a prevalenza sunnita, è stata da sempre ritenuta una zona ad alto rischio, anche sotto il regime del leader iracheno Saddam Hussein. Era considerato un rifugio sicuro per i jihadisti fin dal 2004.
Da alcuni mesi gli aerei della Coalizione effettuano attacchi mirati in operazioni “targeting leader”. Il vice di Baghdadi, Abu Muslim al-Turkmani ed il capo delle operazioni militari del gruppo in Iraq sono stati uccisi all'inizio di dicembre.
Franco Iacch