16/07/2015 - L’estate è una stagione ‘morta’. A volte le notizie devono inventarsi tanto per suscitare clamore. Prendersela con l’F-35 è una moda. Snocciolare tutti i suoi problemi è ormai una consuetudine e poco importa che molti di essi sono stati risolti.

In pochi, però, si rendono conto che il sistema d’arma più costoso della storia del Pentagono, sta subendo gli stessi controlli minuziosi che hanno ricevuto in passato tutti gli aerei militari che oggi solcano i cieli. Ci sono davvero persone là fuori che credono che tre presidenti, il nostro esercito ed otto alleati abbiano versato un centinaio di miliardi di dollari per un sistema che non funziona?.

Forbes, autorevole rivista statunitense di economia e finanza, difende a spada tratta il programma JSF contro quanti, a volte anche senza un minimo di cognizione, sparano a zero contro l’F-35 per quella che è stata definita una ‘moda’.

Dopo anni di ritardi e molteplici modifiche, il programma F-35 sta rapidamente diventando una storia di successo. Tutti i parametri essenziali per ciascuna delle tre versioni sono stati dimostrati con successo nei test.

Continuano da Forbes. Tutte le varianti hanno completato due terzi delle prove di volo previste. Tutti i parametri chiave sono stati raggiunti con successo. Le tredicimila sortite operative hanno dimostrato la furtività della cellula, difficilmente rilevabile dai radar. Ciò consente un’impareggiabile consapevolezza situazionale ai piloti.

L'F-35 è probabilmente il più complicato progetto militare della storia, con una serie di innovazioni che non sono mai state integrate in un aereo da combattimento. Tuttavia, gli sviluppatori hanno risolto con successo ogni problema sorto con la nuova tecnologia.

Da Forbes ricordano la ‘Tailhook’ ridisegnata (la prima non funzionava correttamente) e la paratia rinforzata per la versione B dell’F-35.

I Marines dichiareranno la Capacità Operativa Iniziale entro l’estate. L’F-35B sostituirà gli Harrier dei Marine, mentre la variante dell’Air Force diverrà operativa entro il prossimo anno. La Marina, infine, dichiarerà la Capacità Operativa Iniziale nel 2018. Questo non è solo un programma di sviluppo: l'F-35 è ormai una forza operativa.

Entusiasti i commenti della rivista americana per le prove in mare sostenute. Le prove in mare della versione Navy sono state il maggior successo di sempre. Secondo i funzionari della Marina, il velivolo ha dimostrato prestazioni eccezionali in tutte le sue prove iniziali in mare. Il nuovo ‘Tailhook’, fondamentale per rallentare gli aerei in appontaggio su una portaerei, ha avuto una percentuale del 100%, con 124 arresti su 124 appontaggi.

145 F-35 sono stati costruiti e consegnati. Dopo i primi sette lotti, i processi principali sono stati perfezionati in vista della produzione seriale su larga scala. Ad oggi, sono 88 gli F-35 attualmente in costruzione nello stabilimento della Lockheed Martin a Fort Worth, mentre 110 sono i velivoli prodotti in tutto il mondo. C'è stata una riduzione del 68% nelle ore di manodopera necessarie per assemblare ogni velivolo (dal primo lotto) ed una diminuzione dell’82% nelle riparazioni. Il costo di un F-35 continua a scendere. La variante più comune, la C, entro il decennio avrà lo stesso costo di un caccia di ultima generazione. Infine, il Joint Program Office ha stimato che le somme necessarie per sostenere i 55 anni di vita operativa dell’F-35 sono in costante calo, con un risparmio di 58 miliardi di dollari rispetto a quanto previsto inizialmente.

Il Pentagono, nonostante la revisione annunciata della futura proiezione JSF, continua a supportare i 2547 F-35. I partner stranieri, Australia, Gran Bretagna ed Italia in primis, hanno contribuito con 5 miliardi di dollari per lo sviluppo della piattaforma. Una collaborazione che ha ridotto l’esborso dei contribuenti americani di 36 miliardi di dollari.

Ad oggi sono 200 i piloti abilitati con l’F-35, mentre duemila sono i tecnici specializzati formati. Nove basi nel mondo operano con i 145 F-35 prodotti. Il programma ha superato le 35 mila ore di volo.

Franco Iacch

(foto: Lockheed Martin)