Dava Sobel
Ed. BUR
pagg. 370

L'astronomia mi ha appassionato da subito, sin da quando, da ragazzo, vedevo i documentari di Piero Angela. Il cosmo, i pianeti, le comete, avevano per me, ed hanno ancora oggi, una forza di attrazione enorme.

Così, nel 1989 all'esame di maturità parlai delle teorie geocentrica ed eliocentrica (non ricordo più il titolo del tema ma ricordo che riuscii ad inserire comunque Tolomeo e Copernico).

Da allora ho cercato di coltivare questa passione come possibile, col poco tempo a disposizione, soprattutto leggendo e mantenendomi informato (e prima o poi inizierò ad usare con costanza il telescopio acquistato qualche anno fa).

Come potevo ignorare la biografia di Copernico che durante l'ultima visita alla IBS mi è capitata tra le mani? Non potevo infatti!

L'autrice è Dava Sobel, giornalista e divulgatrice scientifica americana.

Nel suo libro, non ho trovato solo la biografia di Copernico, uno dei miei miti, ma soprattutto la storia di un libro, il "De revolutionibus", scritto e pubblicato da Copernico con l'aiuto di Retico nel lontano 1543, anno in cui Copernico muore.

Il De revolutionibus vide la luce grazie alle insistenze di diversi personaggi vicini a Copernico, credo che il più importante sia stato il matematico Retico, che divenne allievo di Copernico e lo convinse prima e aiutò poi, a pubblicare la sua opera.

Copernico aveva infatti delle remore, pensava infatti, e non a torto, che "far muovere la terra attorno al Sole" avrebbe sollevato grosse critiche da parte di persone che di astronomia non capivano niente ma che dovevano difendere la verità dei testi sacri.

In effetti Copernico aveva ragione, la successiva storia di Giordano Bruno e Galileo ce lo dimostra.

Prima di Copernico altri pensatori avevano ipotizzato che il sole fosse il centro del sistema ma erano restati inascoltati. Il sistema tolemaico aveva preso piede e, nonostante le sue imprecisioni, era alla base dei calendari del mondo.

Il libro è ricco di curiosità sulla Polonia del 1500, sugli astronomi e matematici, sull'uso di fare l'oroscopo dei grandi del mondo, sulla chiesa del tempo e l'amministrazione del territorio, curiosità che di per se stesse sarebbero sufficienti a spingerci alla lettura. Eppure l'autrice riserva al lettore una ulteriore piacevole sorpresa, nella seconda parte infatti ci presenta un dramma in due atti, il personaggio principale è Copernico, circondato da Retico, la governante (e compagna) di Copernico, Anna... e altri. Un dramma che ci permette di avvicinarci alla figura di Copernico vivendo con lui gli ultimi anni della sua vita.

Copernico ebbe il merito di riaprire una strada appena tracciata, altri (primo fra tutti Retico) lo seguirono. Grazie a loro oggi possiamo dire di conoscere meglio l'universo che ci circonda.

Alessandro Rugolo