11/11/2014 - Come ormai di consueto, UNIFIL ha preso parte alla maratona a suggello del forte legame che lega i peacekeepers a questa terra, non solo a sud del fiume Litani.

In testa agli oltre 200 partecipanti di UNIFIL, tra caschi blu e personale civile, il generale di divisione Luciano Portolano, Head of Mission e Force Commander della missione, che ha tenuto particolarmente a questo evento per esprimere vicinanza alle Istituzioni del Paese e alle sue forze armate duramente impegnate nel preservare l'integrità territoriale e la stabilità nelle zone calde del Libano, alle porte di Tripoli e lungo la frontiera con la Siria, nei dintorni di Arsal.

La partecipazione di UNIFIL è stata molto apprezzata dalle autorità governative libanesi presenti sul posto. Nel corso dei colloqui avuti con il generale Portolano hanno ribadito l'impegno del governo per il conseguimento della piena implementazione della Risoluzione 1701 e hanno, ancora una volta, espresso apprezzamento per l'operato dei caschi blu nel sud del Paese.

La presenza del comandante di UNIFIL è stato motivo per ricordare, in particolar modo in questo momento storico, la presenza di una forza di pace composta da 38 Paesi, che dal 2006 sta garantendo, in stretta collaborazione con le forze armate libanesi, un periodo di calma e stabilità nel sud del Libano come mai si era visto da oltre trent'anni. "Noi siamo qui su invito della gente libanese e lavoriamo per loro" ha sottolineato il generale Portolano che ha aggiunto: "ricevere affetto e stima dalle tante persone incontrate è motivo di orgoglio per la consapevolezza dell'ottimo lavoro che UNIFIL sta svolgendo, a supporto del governo e delle forze armate per il mantenimento della stabilità nel sud del Libano".

Importante la rappresentanza dei caschi blu italiani impiegati nel settore ovest dell'area di responsabilità di UNIFIL posta sotto il comando del generale di brigata Stefano Del Col, che, nonostante i molteplici impegni operativi, hanno partecipato numerosi alla "Beirut Marathon".

Fonte: Unifil