07/12/2014 - Ha avuto luogo ieri, a Decane, l’inaugurazione di una strada rurale, ricondizionata e messa in sicurezza dalle forze della Kosovo Force (KFOR) a favore della popolazione locale, grazie ai lavori avviati a seguito di un accordo congiunto tra il sindaco della citata municipalità a prevalente etnia albanese e l’abate della comunità religiosa del monastero ortodosso serbo di Visoki Decani.

Nelle scorse settimane infatti, la componente logistica multinazionale della missione Nato (il Joint Logistic Support Group - JLSG) ha operato con i propri uomini e mezzi finalizzando un progetto finanziato da fondi italiani. L’opera così realizzata, che  insiste all’interno della Special Protected Zone, è stata resa possibile a seguito di un accordo siglato il 1 ottobre 2014 nella base di Camp Villaggio Italia tra il sindaco di Decane mr Rasim Selmanaj e l’abate Fr Sava Janjic, necessario per l’inizio dei lavori e conseguito tramite una intensa mediazione tra le parti, condotta dalle forze di KFOR del settore occidentale a guida reggimento “Lancieri di Montebello”, agli ordini del colonnello Angelo Minelli.

La cerimonia di inaugurazione, alla quale erano anche presenti, in un contesto di reciproco rispetto e fattiva cordialità, il sindaco di Decane e l’abate del monastero, è stata presieduta dal comandante di KFOR, generale Francesco Paolo Figliuolo, che ha voluto sottolineare: “La realizzazione della strada è la prova che quando si lavora insieme, si possono trovare soluzioni utili per chiunque. Il progetto ha un importante significato simbolico in quanto può rappresentare un esempio su cui costruire il futuro del Kosovo”.

Tali lavori di sistemazione di una già esistente strada rurale permetteranno a tutti i cittadini della municipalità di Decane di raggiungere agevolmente ed in sicurezza una fonte di acqua minerale che si trova alle spalle del monastero, che si ritiene possieda proprietà curative, stabilendo un ulteriore avvicinamento, concreto quanto simbolico, tra le due controparti.

Fonte: HQ KFOR Film City, magg. Salvatore Verde